Skip to main content

CRESCEREinGRIGIOROSSO – Amicizia e allegria scendono in campo

18 Aprile, 2024

LE RAGAZZE DEL SETTORE GIOVANILE GRIGIOROSSO RACCONTANO LE LORO ESPERIENZE

DI RICCARDO ARRIGONI

E chi l’ha detto che le partite infinite all’oratorio le giocano solo i ragazzi? Oppure che in Curva ci vanno solo i bambini con i loro papà? D’improvviso, al Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”, il pallone si tinge di rosa ascoltando le parole delle piccole calciatrici del vivaio della Cremonese: tutte con storie diverse, ma accomunate dalla volontà di divertirsi, fare amicizia e anche segnare un gol alle convenzioni sociali.
 
La prima a raccontarsi è stata Bianca Vallari, 8 anni, di Cremona che ben ricorda come si è appassionata allo sport: “Ho iniziato a giocare a calcio circa due anni fa perché mi piaceva guardare le partite. Tuttora vado spesso allo Zini, vedere i miei idoli da vicino è sempre un’esperienza fantastica; il mio giocatore preferito è senza dubbio Michele Castagnetti.” Per Bianca non ci vuole nulla a passare dai match da spettatrice a quelli sul campo ed è altrettanto naturale descrivere con precisione quella che considera la sua rete più bella: “L’ho segnata quest’anno – dice – giocando da ala sinistra: avevo un corridoio davanti a me, l’ho percorso e, nonostante il portiere fosse molto alto, l’ho messa all’incrocio: è stata una gran gioia.” 


La seconda ammiratrice del mediano grigiorosso è Marie Casarini, 11 anni, con un talento per la corsa: “Mi sono appassionata allo sport praticandolo a scuola con i miei amici. È da due anni che sono alla Cremo: ho avuto la possibilità di stringere nuovi rapporti, giocare e migliorare. Io e le mie compagne ci divertiamo sempre: quando si tira, quando si corre ma soprattutto quando, all’insaputa del mister, facciamo qualche capriola”. 

Le relazioni che si creano sono ciò che più sta a cuore anche a Viola Coropcariu, 9 anni, difensore, che alla Cremo deve molte amicizie dentro e fuori dal campo: “Sono amiche su cui so di poter contare e che mi aiutano molto; tra noi si è creato un bellissimo legame”. 
In tema di relazioni affettive un ruolo importante per le giocatrici è svolto dalla figura paterna. Viola ringrazia così papà per la passione del calcio tramandata: “Il gol migliore che ho realizzato finora è stato contro l’Atalanta e ho esultato indicando mio padre che era presente alla partita: era molto contento e lo ero anche io”. 

Lo stesso fa quando segna la goleador Sofia Tremendi, 10 anni, di Brescia: abbracci alle compagne e dito puntato in direzione della tribuna: “Sono cresciuta giocando all’oratorio con gli amici e in casa con mio fratello. Sono arrivata qua un anno fa e sono stata accolta a braccia aperte: mi piace stare con le amiche, giochiamo di squadra e ci sosteniamo a vicenda.” 
L’esperienza che più ha colpito la piccola Sofia l’ha vissuta sui seggiolini dello Zini: “Sono stata per la prima volta allo stadio in occasione della finale di Supercoppa femminile dello scorso gennaio. È stato incredibile e da allora ho un sogno da portare avanti: diventare una calciatrice.”

Per Cristina Beduschi, 9 anni, lo Zini è invece un’abitudine: “Ho visto parecchie partite in Curva, accanto a papà: quella che più mi ha emozionato è stata Cremonese-Como grazie al gol di Zanimacchia. Amo vedere i giocatori dal vivo, prima di Cremonese-Lecco ho accompagnato in campo Buonaiuto: è stato molto gentile e mi è rimasto nel cuore.”

Gli incontri con i calciatori della prima squadra sono difficili da dimenticare anche per Mia Lupi, 10 anni, punta grigiorossa: “Anche io sono scesa in campo con i giocatori di Cremonese, Inter e Fiorentina: è sempre un’emozione unica. Ma il gesto indimenticabile è stato ricevere la dedica del capitano Ciofani: ‘con affetto per Mia, Daniel’ l’ho abbracciato e mi sono commossa”.

L’edizione completa de “Lo Sport Cremonese”: https://losportcremonese.it/home