Valentin Antov: il bulgaro che ha conquistato il cuore di Cremona
Dall’edizione di Sabato 9 marzo de “Lo Sport Cremonese”
di LORENZO COELLI
Primo minuto di Modena-Cremonese: l’attaccante dei gialli Gliozzi si invola su un pallone vagante in area di rigore e tira a botta sicura. Dal nulla spunta il piede di Valentin Antov, bravo prima ad intercettare il pallone con una calma impressionante e poi a spazzarlo per proteggere la porta grigiorossa. “Mi sono mosso d’istinto, è stato tutto talmente veloce da non rendermi conto di cosa stesse davvero succedendo. Meglio così, perché prendere subito gol in una gara del genere avrebbe complicato tutto” commenta il classe 2000 ripensando a quell’episodio e alla partita in generale, al termine della quale sono arrivati tre punti importantissimi per la Cremo. Nella carriera di Antov sono diverse le opportunità nate all’improvviso e rivelatesi poi dei veri e propri turning point. Il primo, forse anche quello più celebre, risale al 19 agosto 2015, quando a soli 14 anni, 9 mesi e 10 giorni diventa l’esordiente più giovane nella storia del Cska Sofia, storica società bulgara reduce dal fallimento della stagione precedente e ripartita dalla terza serie.
Il difensore non solo esordisce in Coppa di Bulgaria, ma indossa anche la fascia da capitano per gli ultimi 25 minuti di gioco: “Un gesto simbolico che ha significato molto sia per me che per la tifoseria: è la squadra della mia città, quella per cui ho sempre tifato e in cui giocavo sin da quando avevo 7 anni. Era un segnale di rinascita per mostrare che il Cska sarebbe ripartito dalla sua gente. Anche se forse ero troppo giovane per realizzare ciò che stava accadendo”. La squadra è talmente forte che vince subito campionato e coppa, e passa direttamente in prima divisione grazie ad una riforma dei campionati. Purtroppo la stagione di Antov termina dopo 5 partite a causa della lesione del legamento crociato e per l’esordio in Serie A bulgara serve aspettare aprile 2018, nella stagione in cui torna stabilmente in Prima squadra. Con i rossi diventa presto protagonista, finché nel 2020 non ottiene di nuovo la fascia da capitano e si mette in mostra anche in Europa League, sconfiggendo la Roma per 3-1 in casa nell’ultima giornata del gruppo A (in totale sono 17 le sue presenze nella competizione). Eletto miglior giocatore del campionato, nelle ultime ore del calciomercato invernale del 2021 si aprono improvvisamente le porte della Serie A: “Il Bologna mi ha fatto un’offerta e io avevo solo due ore per decidere: non ho fatto in tempo a confrontarmi con nessuno, ma ho detto sì al volo perché era un’opportunità troppo grande”. Nella conferenza di presentazione con i rossoblù racconta che secondo lui “le cose più belle sono quelle che accadono all’improvviso”, e forse non è un caso che anche i suoi trasferimenti successivi siano arrivati a ridosso del 1 settembre.
“Le cose più belle sono quelle che accadono all’improvviso”
Con i felsinei di Sinisa Mihajlovic gioca cinque partite, poi in estate fa rientro a Sofia: “È stata un’esperienza tanto bella quanto difficile, ma ho imparato tanto e capito che sarei dovuto tornare all’estero per giocare ad alti livelli”. Dopo aver trascinato il Cska nelle qualificazioni alla Conference League passa al Monza di mister Stroppa e viene subito convocato per la sfida alla Cremonese, senza però scendere in campo. Con i brianzoli vince i playoff di Serie B e raccoglie 12 presenze tra Serie A e Coppa Italia: “All’inizio non giocavo molto, ma credo fortemente che se si dà il massimo ogni giorno prima o poi le occasioni arrivano”. Il resto è storia: l’ultimo giorno di mercato Antov passa in prestito all’ombra del Torrazzo e poche settimane più tardi riabbraccia mister Stroppa, che lo rende il giocatore col minutaggio più elevato dal suo arrivo (1.903 minuti).
“Con i compagni di reparto c’è qualcosa di speciale, averli al mio fianco mi fa sentire più sicuro”
Schierato a destra nel 3-5-2 grigiorosso è protagonista della difesa migliore della cadetteria e mostra un’intesa sorprendente con i compagni di reparto Bianchetti e Ravanelli: “Tra di noi c’è qualcosa di speciale – racconta lui stesso -. Averli al mio fianco mi fa sentire più sicuro nelle giocate, conosciamo l’uno i movimenti dell’altro. In generale qui mi sto trovando benissimo e sono felice perché il campionato sta andando bene. Siamo come una famiglia e si nota anche in campo”. Con la nazionale della Bulgaria vanta 24 presenze nelle qualificazioni a Mondiali ed Europei, anche se il sogno è quello di giocare una competizione vera e propria: “Il nostro è un gruppo giovanissimo e quindi serve tempo per ottenere risultati, ma l’obiettivo è quello”. Fuori dal campo si descrive come un ragazzo tranquillo, che ama passeggiare per Cremona e scoprire l’Italia nel tempo libero. Ora che si entra nella fase più calda della stagione, Antov sa che non dovrà lasciare nulla al caso e, anzi, servirà massima concentrazione per scrivere un ulteriore capitolo della sua ricca e giovane carriera.
L’edizione completa de “Lo Sport Cremonese”: https://losportcremonese.it/2324numero29
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