Skip to main content

Settore Giovanile – La Cremo, gli States e la maturità: alla scoperta di Laila Ciliberto

20 Gennaio, 2025

Dall’edizione di sabato 18 gennaio de “Lo Sport Cremonese”

Il rettangolo verde è la sua casa, il pallone il compagno di una vita scelto sin da piccolissima che ancora oggi è al centro della sua quotidianità. C’è un filo sottile, quasi impercettibile, che lega indissolubilmente la centrocampista della Cremo Under 19 Laila Ciliberto e il calcio.

Per esaudire il suo desiderio di giocare ha superato (o ancora meglio dribblato, considerando che è una centrocampista) tante sfide con la consapevolezza di chi ha ben chiara quale sia la propria passione. Come lei, tante ragazze stanno entrando a far parte di questo mondo con determinazione, contribuendo alla crescita di un movimento che in Italia e nel mondo si sta affermando sempre di più.

“Negli anni ho praticato tanti sport diversi: nuoto, pallavolo, basket, danza e ginnastica artistica. Lungo la strada per la palestra in cui facevo ginnastica, però, si passava da un campo da calcio in cui vedevo una squadra allenarsi e ogni volta, in automatico, mi fermavo a osservare sperando di poter giocare anche io. Ad un certo punto ho convinto mia mamma ad iscrivermi in una scuola calcio”, racconta soddisfatta.

Un viaggio che le ha permesso di conoscere da vicino il calcio femminile americano e un movimento che ha portato la Nazionale ad essere numero 1 del ranking FIFA. “Ho trascorso qualche giorno con alcune formazioni studentesche e anche lì mi è rimasta impressa la voglia che tutti hanno. A livello di strutture sono più avanti rispetto all’Italia, perché ogni scuola ha al suo interno dei veri e propri centri sportivi. Ma ultimamente in Italia sono stati fatti molti passi avanti: ogni anno cresce il numero di ragazze che vogliono giocare, le persone presenti allo stadio per assistere a gare femminili come la Supercoppa dello scorso anno allo Zini sono sempre di più e, nel caso della Cremo, adesso c’è un percorso completo che inizia dalla scuola calcio e arriva fino alla Under 19. Gli Stati Uniti e quelli del nord Europa rappresentano il top, ma secondo me questi sono segnali sono incoraggianti“.

Oltre alle sfide sul campo, a breve Laila sarà chiamata ad affrontare un’altra partita importante come gli esami di maturità. In attesa di capire quale strada intraprendere nella prossima stagione tra filosofia, relazioni internazionali e altri studi umanistici, dopo 5 anni di liceo di scienze applicate la certezza è una: “Penso che matematica e scienze le lascerò alle superiori – racconta scherzando -. Sono materie interessanti, ma mi piacerebbe scoprire di più su come pensa e ha pensato la gente nel corso della storia”. Oltre a vantare una classe molto affiatata, nella Cremonese la centrocampista grigiorossa frequenta uno spogliatoio altrettanto unito dopo aver condiviso tanti anni di allenamento e partite sul campo di Villa Angiolina: “Nella rosa ci sono tante ragazze che conoscevo già dai tempi dell’Esperia, oltre ad alcune compagne che sono tornate come fuori quota dopo la nascita della Under 19. È molto bello, perché cresciamo insieme e abbiamo un rapporto speciale. Oltre ad una certa sintonia quando giochiamo”.

Così come all’esame di maturità bisogna collegare tutte le materie a partire da un tema estratto a sorpresa, l’ultima domanda fa riferimento ad una frase particolare pronunciata da Laila nel corso della chiacchierata, ossia la sua voglia sfrenata di rincorrere il pallone. Quando le viene chiesto di descrivere cosa rappresenti per lei appare sorpresa, ma ci mette pochi secondi a smarcare ogni dubbio e rispondere con l’equivalente di una grande giocata: “Nel cuore ho sempre avuto solo il calcio. La mia vita ruota attorno ad esso e senza non potrei stare: mi organizzo con lo studio in base agli allenamenti, capisco cosa fare nel weekend in base alle partite e il mio umore dipende dal risultato di una gara o dal mio rendimento in allenamento. Può sembrare banale, ma per me rappresenta tutto. E anche se non dovessi arrivare in alto non sarebbe la fine del mondo, perché gioco per passione. Finché avrò un pallone tra i piedi sarò felice”.

Scopri tutti gli approfondimenti sul settore giovanile grigiorosso: