
Settore Giovanile – Alla scoperta di Vladislav Nahrudnyy
Dall’edizione del 25 ottobre de “Lo Sport Cremonese
Quanto conta nella vita incontrare le persone giuste? Quelle che intravedono in te un potenziale o, più semplicemente, un amico o un compagno? Per Vladislav Nahrudnyy (o Nagrudnyi, per chi vuole rispettare meticolosamente la traslittrazione dal cirillico ucraino) la risposta è tanto, perché è anche merito delle persone che ha incontrato nel suo percorso se oggi può sognare di fare del calcio una professione e se fa parte di un gruppo entusiasta e vivo come quello della Cremonese Primavera. Partito da un piccolo paese lodigiano, il classe 2005 ha giocato per più di 8 anni nel Milan prima di passare alla Cremo. Ironia della sorte, ai rossoneri ha segnato il suo primo gol in Primavera 1 nella bellissima rimonta in trasferta della 9a giornata di campionato.
Vladyslav, com’è nata la tua passione per il calcio?
“Ho iniziato a 7 anni nella squadra del mio paese, Borghetto. In realtà all’inizio non ero così convinto e volevo smettere di giocare, ma l’allenatore puntava un sacco su di me e diceva di intravedere del potenziale. Ho deciso di proseguire e da lì a breve sono stato chiamato dal Milan, che mi ha voluto dopo un anno di passaggio nella scuola calcio di Pieve Fissiraga. Con loro sono rimasto fino al 2023, anno del mio arrivo a Cremona, in grigiorosso”.
Considerando le tue origini ucraine e la squadra per cui giocavi, ti avranno parlato spesso di Shevchenko…
“Assolutamente sì, me ne hanno parlato spesso in quegli anni, ma senza fare paragoni. L’anno in cui sono stato convocato in nazionale è anche passato da Milanello per incontrare le squadre giovanili e mi ha fatto i complimenti. Per me è stato un momento speciale”.
A proposito di rossoneri, hai trovato il primo gol stagionale proprio contro di loro, nel centro sportivo che conosci bene. Che emozione è stata?
“Devo ammettere che diversi amici me l’avevano chiamata, dicendomi nei giorni precedenti che avrei segnato. È stata un’emozione veramente strana, ma sono molto contento perché ci è servito ad ottenere una vittoria importante”.
Teoricamente sei un esterno, ma ultimamente hai giocato anche sulla trequarti. In quale ruolo ti senti più a tuo agio?
“Da trequartista non mi sono trovato male, ma se dovessi scegliere allora direi sulla fascia come esterno alto. In ogni caso cerco di essere sempre disponibile nella fase difensiva, considerando anche il modulo che usiamo con mister Pavesi. Il mio lato forte è il sinistro, ma lo scorso anno ho giocato solo a destra e mi è comunque piaciuto molto”.
Con la promozione in tanti hanno iniziato ad interessarsi alla Cremo. Ci racconti a parole tue che gruppo siete?
“Siamo un gruppo veramente legato, stiamo bene insieme e secondo me ci siamo proprio trovati. Era così anche l’anno scorso, ma anche i volti nuovi si sono inseriti alla perfezione”.
Com’è stato l’impatto con una categoria superiore in questa prima parte di stagione?
“All’inizio è stata dura, perché ogni settimana giochi contro avversari importanti e di livello, ma sono convinto che con la testa giusta potremo fare bene e siamo sulla buona strada”.
Nel 2022 sei stato chiamato dalla nazionale Ucraina U17. Cosa si prova a ricevere una chiamata del genere?
“È stato molto bello, anche se siamo usciti presto dalla competizione a cui ho partecipato. Inizialmente ambientarsi nel gruppo non è stato semplice perché, nonostante i miei genitori siano ucraini,in casa abbiamo sempre parlato in italiano e io non ci torno da quando ero molto piccolo. Sicuramente la ritengo un’esperienza importante e significativa”.
Tra i giocatori della Prima Squadra c’è qualche giocatore a cui ti ispiri?
“Mi piace molto Zanimacchia per come interpreta il ruolo, in più conosco bene Nasti dai tempi del Milan e Barbieri. Più in generale, il giocatore che mi piace di più è Vinicius Junior”.
Hai un sogno nel cassetto?
“Qui a Cremona mi sto trovando benissimo, quindi spero, un giorno, di poter debuttare tra i professionisti indossando i colori grigiorossi. Per quanto riguarda il mio sogno è quello di giocare almeno una partita in Champions League”.
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