Michele Castagnetti: “L’obiettivo non è cambiato: insieme possiamo raggiungerlo”
Il centrocampista grigiorosso Michele Castagnetti è intervenuto in conferenza stampa prima dell’allenamento in programma questo pomeriggio presso il Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”. Ecco le sue dichiarazioni.
Ciofani ha detto che prima di Pisa eravate reduci da giorni particolari, ma soprattutto che ci credete ancora…
“Certo, ci crediamo fortemente. Come ha detto giustamente Daniel, la visita del Cavaliere ci ha fatto immensamente piacere e le sue parole sono state molto belle, è stato proprio un discorso di vita. Il messaggio è questo: ci crediamo. Abbiamo fatto un grande percorso sin qui e purtroppo siamo scivolati nel momento più importante del campionato, ma non significa che non ci crediamo. Vogliamo che tutto l’ambiente ci creda come noi, perché questo mix può rivelarsi fondamentale. Vogliamo far sì che si crei un ambiente positivo, noi stessi dobbiamo mettere da parte la delusione e arrivare assolutamente quarti. Ai playoff lotteremo gara dopo gara per un obiettivo che è ancora alla nostra portata”.
Contro il Pisa sono scesi in campo giocatori d’esperienza come Ciofani e Buonaiuto…
“Siamo un gruppo di giocatori forti e competitivi, ma anche molto unito. Daniel è tornato in campo da titolare per la prima volta ma nello spogliatoio ha sempre avuto un grande peso specifico, Cristian tornava da un infortunio… Il mister sa che chi scende in campo dà il 100%. L’unione della squadra e dello stadio deve darci la forza di andare oltre questo momento che, con la vittoria di Pisa, spero sia superato. Al di là della vecchia guardia, tutti quanti hanno in testa un unico obiettivo”.
Sei vicino a quota 200 presenze in grigiorosso. Senti una certa responsabilità?
“Più che altro io voglio raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissato. Qui mi sento a casa, è la mia sesta stagione a Cremona e sento un certo senso di responsabilità, magari nei confronti di compagni che possono affrontare momenti di difficoltà. Al di là di questo, io ho un obiettivo ben chiaro e sento che è alla nostra portata, si vede negli allenamenti e in partita. Dobbiamo fare di tutto per raggiungerlo”.
Anche due anni fa ci furono degli stop improvvisi, poi arrivò la promozione…
“Credo siano situazioni leggermente diverse. In entrambi i casi parliamo di gare decisive, ma allora partimmo senza i favori del pronostico, la squadra era più giovane… Siamo arrivati a giocarcela al photofinish, mentre quest’anno abbiamo più tempo per ricaricare il corpo, ma soprattutto la testa. Ci serve l’aiuto di tutti”.
Contro il Pisa la squadra ha continuato a spingere nonostante il pareggio. Segno di un equilibrio ritrovato?
“A mio parere anche nelle sconfitte c’è sempre stata la prestazione, al netto di qualche errore che ci ha punito oltre i nostri demeriti. In ogni partita ci sono diverse fasi ed episodi che ne cambiano l’inerzia: sono quelli i momenti nei quali dobbiamo sentirci più forti insieme al nostro pubblico, che ci spinge sempre tantissimo e che, se possibile, deve farlo ancora di più. Anche se prendiamo gol dobbiamo continuare a spingere e fare di tutto per vincere la partita”.
Ultimamente la Cremonese ha subito gol su situazioni evitabili…
“Noi facciamo un gioco molto propositivo, che può esporre a degli errori, ma siamo la miglior difesa del campionato e dobbiamo proseguire su questa strada. L’aspetto più importante del momento è la mentalità: gli errori possono sempre accadere, noi andiamo oltre”.
Quanta spinta serve all’interno dello spogliatoio per affrontare i playoff?
“Io batto tanto su questo punto, ne serve tantissima. Per questo parlo sempre di motivazioni, spirito di squadra e forza che la città intera deve avere nel trascinare la squadra. Personalmente non ho mai giocato i playoff, mi confronterò con i miei compagni per capire al meglio le dinamiche. Serve coltivare uno spirito che ci faccia sentire sicuri di poter contare l’uno sull’altro”.
Che Parma ti aspetti domenica?
“Prima di tutto voglio fare una premessa: l’altro giorno, in un club grigiorosso, ho fatto una battuta con leggerezza e volevo dire che non volevo assolutamente mancare di rispetto a nessuno. Ci tenevo a dirlo. Detto questo, il Parma è la squadra più forte del campionato e ha vinto tantissime partite, dimostrando sul campo di meritare la promozione. Questo non deve farci abbassare la guardia, sarà una gara difficilissima su un campo altrettanto difficile, ma anche noi abbiamo tante motivazioni e vogliamo arrivare quarti”.
Coda è tornato al gol contro il Pisa. Come vedi il suo finale di stagione?
“Parliamo di un giocatore straordinario, quello in attività con più gol in Serie B. L’avrei voluto in tutte le squadre in cui ho giocato, è fortissimo e alla minima occasione fa gol. Ci deve assolutamente trascinare con le sue giocate e i suoi gol”.
Quest’anno hai segnato già 4 gol. Credi che sia importante provare più spesso la soluzione dalla distanza?
“Per il nostro modo di giocare affrontiamo diverse squadre chiuse, quindi è difficile scegliere questa opzione. Abbiamo grandi tiratori ed è sicuramente un’arma che dovremo sfruttare di più”.
Pecchia ha detto che il Parma difenderà il primo posto…
“Conosco il mister e so che non mollerà di un centimetro, tutto il Parma vorrà fare una grande partita. Quando si gioca contro squadre così forte e talentuose, senza il peso dell’obiettivo, può diventare tutto molto complicato. Vinsi il campionato a Empoli con 5 giornate di anticipo, la serenità con cui si scende in campo complica la vita agli avversari. Può essere la partita più difficile del campionato”.
Nonostante il periodo negativo il supporto dei tifosi non è mai mancato. I cori al termine di Cremonese-Ternana 1-2 lo dimostrano…
“Sì, ed è così dall’anno scorso in cui purtroppo abbiamo dato più delusioni che gioie. Ci hanno sempre, sempre sostenuto ovunque: in tutti gli stadi e anche in casa, dove avremmo potuto fare un percorso migliore. Proprio per questo ho voluto sottolineare che ci serve che diano quella spinta ulteriore, così come noi a loro”.
La costruzione dal basso comporta anche alcuni rischi…
“Ci alleniamo molto su questo aspetto, prepariamo la pressione dell’avversario e le uscite da fare di conseguenza. La bravura sta nel capire quando si può fare o meno, l’importante è saper fare entrambe le cose. Questo tipo di manovra sta diventando fondamentale nel calcio di oggi”.
Johnsen e Falletti sono arrivati a gennaio per aiutare la squadra a raggiungere il proprio obiettivo. Come li vedi?
“Sono giocatori di categoria superiore, quando sfidavo Falletti da avversario è sempre stato un incubo e Johnsen ha qualità tecniche indiscusse. Devono darci quel quid in più proprio i giocatori tecnici come loro e Buonaiuto, serve la giocata che può decidere le partite. Mi aspetto molto da loro”.
Come hai vissuto le due gare consecutive in cui sei partito dalla panchina?
“In maniera più che tranquilla, in stagione possono esserci cali di rendimento e a centrocampo abbiamo giocatori fortissimi, siamo tanti e bravi. Al centro c’è la Cremonese, che deve vincere le partite: con chi ci riesce poi è indifferente”.
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