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Settore Giovanile – Callini e una borsa di studio che vale più di un gol

23 Dicembre, 2024

Dall’edizione di sabato 21 dicembre de “Lo Sport Cremonese”

L’allenamento come strumento per farsi trovare pronto in partita, le lezioni per arrivare preparato a verifiche e interrogazioni. Che sia in classe o in campo, Tommaso Callini si diverte e riesce a coniugare con successo le sue due grandi passioni: il calcio e lo studio. Lunedì 16 dicembre il centrocampista della Cremo Under 16 ha ricevuto una delle borse di studio assegnate dalla Associazione Industriali di Cremona ai figli dei dipendenti di aziende associate in base al merito e ai risultati conseguiti nell’anno scolastico 2023-24: “Ricevere la lettera è stata una bella sorpresa – racconta con soddisfazione il classe 2009 -. Gli impegni sportivi e scolastici sono aumentati e riuscirci non era scontato. Ma era anche un traguardo a cui puntavo, visto che l’avevo già ottenuta nel 2023”. Un riconoscimento per il grande lavoro di Tommaso che, al primo anno di liceo, lo scientifico-sportivo “Janello Torriani”, ha registrato una media superiore all’otto e mezzo in tutte le materie: “Le mie preferite sono matematica e scienze, mentre quelle più complicate da alzare sono state storia e italiano, anche se i voti erano già positivi. Ho scelto di fare questo liceo perché le opportunità al termine del quinto anno sono numerose e mi permettono di avere più scelta”. L’esperienza in grigiorosso è servita al centrocampista per scoprire una professione che trova affascinante e calzerebbe a pennello: “Al di là del calciatore, da grande mi piacerebbe studiare per diventare fisioterapista oppure osteopata: l’anno scorso sono rimasto fermo qualche mese per un infortunio e quindi ho lavorato a stretto contatto con lo staff sanitario. Ne ho approfittato per fare tante domande e imparare cose che in futuro possono tornarmi utili”. Ma qual è la chiave per gestire con questi ottimi risultati due attività impegnative come lo studio e il calcio? “L’organizzazione – risponde prontamente -. Cerco di gestire al meglio lo studio nel weekend e nei giorni in cui non mi alleno, perchè durante la settimana le ore a disposizione sono veramente poche”.

L’entusiasmo nelle parole di Tommaso quando parla dello studio è tangibile, d’ispirazione per tanti ragazzi che invece con la scuola hanno un rapporto difficile: “Da piccolo non amavo studiare, ma col tempo mi ci sono appassionato. Oltre a rendere orgogliosi i miei genitori, che fanno tanti sforzi per supportare le mie attività, lo vivo come qualcosa che mi fa stare bene e per questo mi piace”. Questa mentalità non può che avere degli effetti positivi anche in campo: “Di sicuro anche quando gioco mi pongo degli obiettivi e lavoro per raggiungerli, proprio come nello studio. Cerco sempre di dare il massimo in entrambi gli ambiti mostrando la mia personalità”. Dei suoi 15 anni, Tommaso ne ha vissuti ben 8 da calciatore della Cremonese: “Possiamo dire che la Cremo mi ha visto crescere, così come io ho visto crescere il Centro Arvedi che è sempre più affascinante. Sono sempre stato un tifoso grigiorosso e ricordo ancora che quando scoprii di essere stato chiamato iniziai a fare i salti di gioia per i corridoi della scuola”. Il futuro è tutto da scrivere, ma Callini ha un obiettivo ben chiaro e sta studiando il piano migliore per raggiungerlo: “Ho conosciuto Matteo Ghisolfi, che nonostante gli impegni da calciatore è riuscito a concludere l’università e giocare con la Cremo (6 presenze nella stagione 2020-21, oggi gioca in Serie C, nda). Mi piacerebbe fare come lui: finire gli studi e allo stesso tempo inseguire il sogno di diventare calciatore”.