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Nicola: “La nostra vera forza è lo spirito che mostrano i ragazzi”

7 Dicembre, 2025

“Sappiamo che la strada è ancora lunga e mancano tanti punti per raggiungere il nostro obiettivo”. Mister Davide Nicola è intervenuto così al termine di Cremonese-Lecce, sfida della 14ª giornata di Serie A Enilive 2025/26. Ecco le sue dichiarazioni al completo.

La Cremonese ha iniziato molto bene la stagione, se l’aspettava?
“Io voglio farmi sorprendere da tutto, per scelta. Per me nulla è scontato da questo punto di vista, la capacità di essere sorpresi anche dalle cose piccole è una cosa che ricerco e voglio. Non mi concentro sui punti, a sorprendermi è la voglia che vedo nei miei ragazzi, nell’interpretare una partita che la Cremonese ha vinto con merito. Nell’unica occasione in cui il Lecce poteva impensierirci sapevamo che un gol avrebbe spostato gli equilibri della gara. I ragazzi sono stati bravi a mostrare due atteggiamenti, uno più di contropiede nella prima parte e uno più di fluidità e aggressività nella seconda. Ci eravamo detti questo, fermo restando che le partite sono talmente delicate negli episodi che contengono sorprese e cambi di mentalità. Sappiamo che ogni partita contiene interpretazioni diverse”.

Nella prima mezz’ora la Cremo pareva più in difficoltà rispetto alla sfida col Bologna. Pesava il fatto che fosse uno scontro salvezza?
“Questo ragionamento lo fa chi racconta il calcio, noi sappiamo che ogni partita nasconde delle insidie. Quando arrivi da una vittoria cerchi continuità e non esiste allenatore che non vorrebbe fare costantemente punti, ma non è così scontato. Così come non è scontato quello che stanno facendo i ragazzi e non è scontato riuscire a fare domani quello che viene fatto oggi. Conta avere chiari i requisiti che servono per raggiungere il proprio obiettivo, sapendo che le partite variano di quarto d’ora in quarto d’ora. Bravi i ragazzi a fare questo tipo di prestazione, godiamo del fatto che il lavoro ci ha portato ad ottenere qualcosa, ma ora si azzera tutto: arriverà un altro avversario con un altra partita da preparare”.

Bonazzoli è il rigorista designato?
“Ne abbiamo 2 o 3, a seconda della situazione scegliamo chi tira”.

Quanto conta il gol per Sanabria, che veniva da qualche mese complicato?
“Ripeto quello che ho detto ai ragazzi in settimana: la forza della Cremonese è lo spirito che stiamo mettendo, dando una parte di noi stessi al progetto comune. A volte riesce con facilità, a volte meno. Ogni giocatore ha abitudini diverse, e nel caso di Sanabria nell’ultimo anno non ha avuto continuità, ma conosco il ragazzo e so cosa può dare. Il metro è del giocatore che cerca di fare vedere con entusiasmo in campo chi è. Potrei dire lo stesso per Vazquez, un giocatore fondamentale per il nostro percorso che a prescindere dal minutaggio interpreta la partita in modo sontuoso. Il vero valore aggiunto di una squadra è la capacità che i giocatori hanno di riconoscere le qualità del compagno e la capacità di mettersi a disposizione”.

Oggi la Cremo è stata brava a cambiare abito, come chiede spesso lei…
“Sì, ma abbiamo margini di miglioramento nell’interpretazione di diverse situazioni. Anche se uno sviluppo di gioco sembra uguale ad un altro, può essere solo simile ma non identico. Per questo scegliere bene le giocate fa sempre la differenza, tanto è vero che partite del genere sono fondamentali per la nostra crescita. Anche se si concede pochissimo all’avversario, ogni episodio va studiato come se fosse quello determinante o decisivo. Per questo sono contento che i ragazzi sappiano interpretare le partite in due modi, perché hanno bisogno di entrambi”.

La classifica va guardata verso l’alto o il basso?
“Io non guardo la classifica ad oggi come se i punti dimostrassero qualcosa, lo dico con la soddisfazione che per la Cremonese non è scontato avere questi punti. E se li ha è perché ha fatto un certo tipo di percorso, con il gruppo che ha saputo interpretare il cammino che vuole fare. Io penso di partita in partita con i miei ragazzi, so che curare la settimana e ogni singolo allenamento può portarci ad essere competitivi. Quando sono arrivate tre sconfitte non mi sono lasciato andare, può capitare: la cosa più difficile in questo campionato è fare punti e vincere, sono felice che i ragazzi stiano facendo bene. Ma sappiamo che la strada è ancora lunga e di punti ne mancano tanti”.

Cosa ha detto ai suoi nello spogliatoio? La Cremo sembra uscita con un piglio diverso…
“Ad eccezione dell’occasione importante di Stulic, ho detto ai ragazzi che ci siamo difesi in maniera più bassa rispetto a quanto avremmo dovuto scegliere per diverse situazioni. Potevamo aspettarci un Lecce più aggressivo o attendista, in base alle loro caratteristiche abbiamo provato due spartiti, poi c’è anche la qualità degli avversari, ma ad eccezione di quella occasione siamo riusciti a costruire le condizioni per fare male anche nel primo tempo. Nel secondo l’interpretazione è stata più aggressiva e questo nell’episodio del vantaggio ha spostato gli equilibri a nostro favore”.

Parliamo della partecipazione del gruppo: chi è entrato oggi ha fatto la differenza. Come ripete sempre, a fare la differenza non è solo chi parte titolare…
“Vale per tutti, ma credo che la Cremo sia la squadra che ha utilizzato più giocatori. E averli in momenti diversi della stagione è importante, perché c’è chi arriva nella condizione migliore nel momento in cui se ne ha bisogno. La maggior parte dei giocatori che ho avuto non era sempre titolare, ma ne ho apprezzato la qualità e la determinazione, oltre alla capacità di essere determinanti in qualsiasi momento della partita”.