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Jari Vandeputte: “Viviamo un momento positivo, avanti così”

23 Gennaio, 2025

Appuntamento con Jari Vandeputte per la stampa, che ha incontrato il centrocampista grigiorosso al termine dell’allenamento del mattino. Il giocatore belga dal suo arrivo alla Cremo ha segnato una rete e servito 8 assist per i gol dei compagni.

A Cesena hai festeggiato il tuo primo gol in grigiorosso e da allora sono accadute tante cose anche a livello personale. Stai attraversando un momento molto positivo, vuoi raccontarcelo?
“Sì, certo. A livello personale è stato un mese bello, dopo quel gol sono arrivati altri assist ma come dico sempre sono importanti i risultati della squadra: conta poter dare una mano al gruppo, l’aspetto personale arriva dopo. Sono contento soprattutto per la squadra e di conseguenza anche per me”.

Come ha vissuto, invece, la prima parte di stagione quando non eri riuscito a ritagliarti uno spazio altrettanto importante? Forse avvertivi il peso della responsabilità?
“Posso dire che sono sempre stato sereno e tranquillo e non sono mai venuto meno al mio dovere, lavorando duro per me e per la squadra. Non so cosa non abbia funzionato all’inizio, forse sì mi sono messo addosso troppa pressione che non serviva a niente. Per indole vorrei incidere da subito e in ogni partita e quando le cose non andavano come volevo ho cercato di forzare un po’ le cose, sbagliando. Però, ripeto, sono rimasto sereno e anche nei momenti difficili ho sempre avuto dalla mia la fiducia del mister, della squadra e di tutto l’ambiente”.

Come ti trovi a giocare in tandem con Barbieri?
“Ci troviamo molto bene, anche Barbieri per caratteristiche è uno che spinge parecchio sulla fascia quindi cerco di giocare un po’ più tra le linee. L’alchimia non ci manca, la sensazione è positiva”.

Restando sull’aspetto tattico, con il Cesena ti abbiamo visto attaccare tagliando centralmente, gli assist invece li hai serviti dallala fascia. Questo perché hai più libertà di manovra o perché c’è una cosa in particolare che ti riesce meglio?
“Il punto di partenza è sempre la posizione chiesta dal mister poi da lì ho un po’ più libertà perché sono quel tipo di giocatore. Così come Vazquez: sfruttando questa libertà a volte ci inventiamo una giocata o ci mettiamo in una posizione dove possiamo originare qualcosa di importante. Diaciamo che sono movimenti che vengono naturali”.

Arriva il Modena, squadra che dopo il cambio di allenatore ha migliorato il proprio rendimento, ma nelle ultime quattro partite ha raccolto solo 3. Come vedi il prossimo impegno?
“Ci stiamo preparando come sempre, andando forte in allenamento e curando al meglio i dettagli. Sappiamo che domenica sarà una partita dura, il Modena è una squadra forte e tosta da affrontare. Il fatto che ultimamente abbia conquistato pochi punti la rende ancora più temibile: sicuramente arriverà qui col coltello tra i denti. Noi, però, sappiamo benissimo quali sono le cose da fare: arriviamo da un periodo molto positivo ed è nostra volontà dare continuità a risultati e prestazioni”.

Molto spesso si dice che la gioia di far segnare un compagno sia la stessa rispetto a segnare personalmente: per te che, dati alla mano, sei il re degli assist, questo concetto vale ancora di più?
“Alla fine i numeri dicono quello (sorride, nda), a me dà soddisfazione far segnare i compagni, soprattutto quando il gol è fondamentale per il risultato. Vincere insieme è la cosa importante quindi quell’assist regala una sensazione ancora più positiva”.

Dal gol di Cesena sembra che qualcosa in te si sia sbloccato anche a livello di testa…
“Penso di sì, come dicevo prima, quel momento mentalmente mi ha liberato un pochino: adesso è importante continuare con le prestazioni positive e soprattutto con i risultati”.

Abbiamo letto che apprezzi molto due tuoi connazionali: Mertens e Hazard, c’è invece chi ti ha paragonato a Kvaratskhelia: parliamo di grandi giocatori, a chi pensi di avvicinarti più come stile?
“Sono tre giocatori di livello più alto, però se proprio devo dirne uno mi ispiro più a Hazard come dribbling e assist”.