Giovanni Stroppa: “Peccato non aver concretizzato le tante occasioni”
Al termine di Cremonese-Feralpisalò, il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza dalla sala stampa dello stadio Zini. Ecco le sue dichiarazioni.
Non è la prima volta che la Cremonese fa tanto possesso ma viene condannata per un episodio. Crede che sia un problema strutturale?
“Se andiamo a vedere la differenza tra quanto questa squadra produce e quanto porta a casa c’è rammarico e la gara di oggi è la fotografia più evidente del nostro percorso. Cosa posso dire ad una squadra che ha il dominio del campo, crea così tante volte e non segna? Di continuare così, credere in quello che fa. Oggi abbiamo perso un’occasione, saremmo potuti tornare secondi e cancellare l’episodio di Bolzano”.
Si aspettava più cattiveria negli ultimi metri, anche da parte di esterni e mezzali che sono stati imprecisi? Come si può fare meglio?
“Conosco solo il lavoro, è un peccato creare così e non riuscire a concretizzare. Il loro portiere è stato bravo in 4-5 occasioni, peccato per l’errore di Coda nel finale. Promettiamo che continueremo a lavorare, serve equilibrio per gestire un momento del genere, ma abbiamo l’occasione di rifarci e dobbiamo riprenderci i punti che non sono arrivati nelle ultime uscite”.
Crede che ci sia ancora spazio per il secondo posto?
“Sì, negli ultimi mesi siamo andati forte approfittando anche di alcuni passi falsi, oggi non ci siamo riusciti. I quattro incontri con Sudtirol e Feralpisalò ci hanno costretto a lasciare per strada tanto nonostante le prestazioni ed è un peccato”.
Ha rivisto il tocco di mano in area di rigore del primo tempo? Un episodio che avrebbe potuto cambiare la partita…
“Non l’ho visto. Se fosse evidente sarei dispiaciuto, poteva essere l’episodio per fare una partita diversa. I ragazzi hanno speso tanto, peccato per i contropiede concessi negli ultimi minuti. Ma per il dominio del campo che ha avuto la squadra è assurdo uscire da una gara del genere senza punti. Antov? Ha preso una botta, speriamo niente di serio”.
Nel primo tempo gli esterni e i centrocampisti si sono scambiati spesso, nella ripresa invece meno. Scelta dettata dall’andamento della partita?
“Dovevamo vincere la gara sui duelli e bisognava creare superiorità numerica, quindi i braccetti avrebbero dovuto spingere e così è stato. Nella ripresa era difficile mantenere i ritmi del primo tempo, anche se sicuramente potevamo gestire meglio alcune palle lunghe. Alla squadra non posso imputare niente, se non il fatto di non aver segnato”.
Si aspettava di più dai cambi?
“Il cambio di Antov è stato obbligato, ma si può sempre fare di più, sia per chi subentra che per chi gioca. Ma per quanto creato non posso imputare niente alla squadra, il dispiacere sta nel non avere portato a casa punti”.
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