Giovanni Stroppa: “Partita importante, fondamentale non sbagliare”
Il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza dalla sala stampa del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi” alla vigilia di Cremonese-Pisa, sfida valida per la 36a giornata di Serie B 2023-24 (fischio d’inizio alle 12.30). Ecco le sue dichiarazioni.
Inizia l’ultima fase del campionato, con tre partite in dieci giorni…
“Questa partita è la più importante, bisogna assolutamente portare a casa i tre punti. Ci siamo preparati, la squadra sta bene e la nostra volontà è questa”.
Quattro sconfitte nelle ultime 6 gare. Come si esce da questo periodo negativo?
“Considerando anche le gare precedenti, il percorso straordinario fatto e le prestazioni, che sono sempre state importanti. Anche contro il Venezia la squadra ha fatto una grande partita e avrebbe meritato più di quanto raccolto”.
La gara di Venezia lascia più consapevolezza per l’ottimo primo tempo fatto o rammarico per la rimonta del secondo?
“Nel secondo ci sono stati episodi su cui non siamo stati bravi, ma il Venezia ha avuto delle fiammate. La squadra ha fatto una partita equilibrata contro un avversario che voleva ribaltare il risultato. Peccato per le occasioni che abbiamo avuto per andare in vantaggio prima e al pareggio poi. Gli episodi non ci hanno visti uscire con dei punti, ma resta una prestazione di carattere”.
Che squadra è il Pisa? Tra i giocatori chiave c’è Valoti, che lei conosce bene…
“Sono una squadra molto tecnica, che ha buone idee e quindi è più imprevedibile rispetto al Venezia. Ha tanti giocatori brevilinei e sarà una gara diversa rispetto a quella di venerdì. Per arginare Valoti servirà giocare di squadra e aggiungo che D’Alessandro e Moreo, che ho allenato, sono giocatori che in questa categoria fanno la differenza”.
Quando chiamato in causa, Ciofani ha sempre avuto un impatto negli ultimi minuti di gioco. Può essere un’arma in più nel finale di stagione?
“Sì, ha superato un fastidio al ginocchio ed è migliorato a livello fisico rispetto al girone d’andata, mi spiace che sin qui sia entrato solo in situazioni di emergenza. Si sta allenando bene, è cresciuto di condizione e quindi è una risorsa di cui tenere conto. Così facendo aumentano anche le mie possibilità di scelta”.
Come sta la squadra?
“Ravanelli è tornato a correre oggi, la botta al muscolo è stata più grave del previsto e vedremo come starà nei prossimi giorni. Tuia ha incrementato il lavoro fisico, gli altri sono a disposizione”.
Nonostante le difficoltà recenti, la Cremonese riesce ancora ad imporsi sulle avversarie…
“Credo non si possa disconoscere l’impatto che la squadra ha sul campo, anche quando non c’è stato il risultato. Contro Catanzaro e Venezia siamo stati padroni di ciò che si stava facendo, il secondo tempo del Penzo è partito con lo stesso trend ed è un peccato che non abbiamo lavorato sulla palla lunga come in quelle precedenti, poi Gytkjaer ha fatto un gran gol. Un altro peccato è aver preso il secondo, perché meritavamo di andare in vantaggio. L’impatto sul campo della Cremonese è importante, deve concretizzare tutto il lavoro che fa”.
Nelle ultime 6 gare sono 9 i gol subiti. Allarme per chi lavora in difesa o incidenti di percorso?
“Dispiace che una squadra che ha subito così poco nell’arco dell’intero campionato abbia sofferto certi episodi. Se prima il merito per ciò che stavamo facendo era di tutta la squadra, ora forse stiamo mancando un po’ da quel punto di vista. Per esempio contro la Ternana ho sostituito tre giocatori all’intervallo perché in campo dev’esserci sempre la partecipazione di tutti: si difende in 11 e si attacca in 11. Se questa manca si fa fatica”.
Sta pensando ad alcuni cambi di formazione in vista degli impegni ravvicinati?
“In questo momento della stagione, per quanto è cresciuta la squadra nella condizione individuale di ciascun giocatore, cambierò nelle prossime tre partite perché tutti meritano considerazione e ci sarà la possibilità di far crescere qualcuno e far rifiatare altri, come successo con Coda e Castagnetti nelle ultime partite”.
Saro ha conquistato la titolarità?
“Sta facendo molto bene. Ha presenza, personalità e un buon piede, un fattore importante nel calcio di oggi. Anche a Venezia ha mostrato di saper eludere la prima pressione degli attaccanti grazie a questa caratteristica, ma allo stesso tempo tengo sempre in considerazione Jungdal, che a Venezia era convocato ma non al 100%. Credo che mi porterò il dubbio fino a domani”.
Coda ha detto di sentirsi un po’ “solo” in attacco. Si è confrontato con lui?
“A Coda voglio un gran bene e l’ho sempre dimostrato, anche se a volte lo sostituisco o lo tengo in panchina. Ripeto nuovamente che c’è bisogno di tutti, le scelte sono fatte nell’ottica di schierare chi può dare il massimo nel momento in cui viene chiamato in causa. A Venezia ho scelto di far partire Coda dal 1′ e poi sostituirlo con Tsadjout che aveva più perché in questo modo avremmo potuto allungare l’avversario, e così è stato. Sottolineo però che resta un giocatore che ha la massima stima dell’allenatore”.
Venerdì a Venezia i tifosi al seguito erano oltre 1.000, domani la Curva Sud è nuovamente esaurita e lo Zini si prospetta pieno…
“Sono molto contento e fa piacere ricevere questo affetto. Anche in casa l’apporto non è mai mancato dal 1′ al 95′ e lo stadio si è riempito parecchie volte. Mi auguro che ci sia sempre più gente allo stadio a tifare Cremonese”.
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