Giovanni Stroppa: “Nell’esultanza del gruppo tutto lo spirito della Cremo”
La Cremonese vince 2-1 a Cittadella con le reti di Ravanelli e Vazquez e centra la quarta vittoria stagionale in trasferta. Ecco le dichiarazioni di mister Giovanni Stroppa al termine della gara.
Un altro successo fuori casa. La Cremonese è riuscita a non mollare per poi portare a casa il risultato, nonostante un po’ di sofferenza…
“Solo negli ultimi minuti, per il resto è una partita che dovevamo chiudere prima, meritavamo di portarla a casa. Abbiamo fatto rientrare in gara il Cittadella per errori nostri, dopo aver fatto gol non siamo riusciti a gestire, ma è stata una prestazione di livello contro una squadra di livello e su un campo difficilissimo. Forse a livello di convinzione è la partita più bella da quando sono qui. Abbiamo parlato tanto in settimana, ai ragazzi ho chiesto qualcosa in più e in effetti loro lo hanno tirato fuori”.
Ravanelli si è riscattato dopo l’autogol di sabato scorso, per Vazquez il gol era atteso e ne ha trovato uno importante…
“Si parlava anche dei cambi non sfruttati al meglio e della difficoltà a determinare per chi subentrava, stasera chi è entrato ha davvero fatto cambiare marcia alla squadra e sono contento che abbiano segnato loro due. La fotografia di stasera è l’esultanza di tutti quanti, la panchina in campo… Mi tengo questo perché con la squadra ci siamo confrontati molto e quella fotografia lì dimostra che il gruppo ci tiene, vuole tirarsi fuori da una situazione che non merita. Il ruolino di marcia fuori casa è in linea con le qualità di questa squadra, dobbiamo svoltare anche in casa perché i ragazzi meritano una classifica diversa e andrà a prendersela”.
Da dove ha origine la differenza di rendimento casa-trasferta?
“Parlo di personalità, determinazione e un percorso iniziato 25 giorni fa, è normale avere un processo di conoscenze. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto fisico perché non siamo ancora in condizione, va migliorata la qualità di gioco e quando abbiamo questa capacità diamo un senso a ciò che facciamo. Troppe volte perdiamo palla banalmente e concediamo ripartenze gratuite, dobbiamo essere più bravi a non dare forza agli avversari con i nostri errori”.
Il Cittadella disturbava molto la fase di impostazione. Ha visto un po’ di sofferenza in quello?
“No, forse dopo 20 minuti nel primo tempo perché il palleggio si è rallentato e abbiamo perso qualche palla con gli attaccanti costringendoci a rincorrere all’indietro. Il Cittadella è bravissimo a giocare queste palle e così ci allunghiamo e diventa tutto più difficile”.