Giovanni Stroppa: “Ad Ascoli sfida complicata, determinanti i duelli”
Alla vigilia della trasferta di Ascoli, sfida della 25ª giornata di Serie BKT in programma venerdì 16 febbraio alle ore 20.30, il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto dalla sala stampa del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”. Ecco le sue dichiarazioni.
Mister, è sbollita la rabbia per la mancata vittoria di sabato scorso con la Reggiana? In questo caso, giocare il venerdì può aiutare.
“Cambia poco giocare venerdì o sabato se non per il fatto che con un allenamento in più Pickel avrebbe potuto farsi trovare più preparato. E’ arrivato ieri sera, quindi è stato con noi solo per la rifinitura e un po’ dispiace anche perché in Coppa d’Africa ha fatto ma manca da Cremona da un mese e mezzo e lo abbiamo perso in un momento in cui era in grande forma. Siamo però contenti del suo ritorno”.
Jungdal sarà della partita? Sembrava dovesse rientrare già la scorsa settimana ma non è stato così…
“Jungdal in settimana è stato sottoposto ad ulteriori accertamenti ed è a disposizione. Poteva esserlo già la scorsa settimana ma non sentendosi al 100 per cento si è deciso di preservarlo”.
Quali sono le condizioni del gruppo?
“A parte i lungodegenti, non sarà a disposizione Tuia”.
L’Ascoli soprattutto in casa è squadra con un buon impianto difensivo e molto aggressiva: che partita si aspetta?
“Molto molto complicata, al di là del discorso difensivo: Castori è un maestro nel dare identità alle proprie squadre. Non solo l’Ascoli è aggressiva, è una squadra difficile da affrontare per tante ragioni a cominciare dall’organizzazione. Sarà una partita con molti duelli a tutto campo e noi dovremo essere ancora più bravi se vogliamo eludere il loro pressing asfissiante. Aggiungo: attenzione perché sono pericolosi anche in fase offensiva”.
All’andata fu la sua gara di esordio sulla panchina grigiorossa, quella di oggi, però, è una Cremonese diversa…
“E’ il tempo, il lavoro che ti dà la possibilità di giocare così forte. Ogni settimana emerge sempre più la nostra idea di stare in campo, la nostra identità. A volte ci manca solo il gol che, però, è ciò che fa la differenza nel calcio. Con il Modena ne abbiamo segnati 4 ma non è stata una prestazione così positiva come contro la Reggiana, dove siamo stati fortissimi nella metà campo avversaria creando parecchio senza concretizzare in modo adeguato.Quindi siamo una squadra che dimostra un’idea forte sul campo ma che nello stesso tempo può ancora migliorare”.
Il fatto che Vazquez abbia segnato un solo gol può rappresentare un problema?
“Nessun problema e nessun momento di sofferenza. Nell’economia del nostro gioco Vazquez è importante: nessuno come lui in questa categoria sa intrepetare il ruolo come richiesto. Lui nella capacità di servire i compagni pratica davvero un altro sport, però, sì, qualche suo gol può mancare. La partita di sabato scorso è stata la fotografia di quanto dico visto che è arrivato 5 volte nell’area piccola. Però la prestazione c’è stata, eccome.
Contro la Reggiana abbiamo visto una catena di destra inedita, pensa di riproporre in quella posizione Zanimacchia?
“Con lui scherzo spesso dicendogli che ha un problema: sterzando continuamente manda fuori tempo i compagni. Più seriamente dico che a destra può crossare mentre a sinistra può sia tirare che fare cross. Lui e Sernicola hanno qualità importanti, vedremo come schierarli”.
Una mezzala da battaglia come Abrego può servire?
“E’ sempre il campo a poterlo dire. Il campo e l’allenamento. Personalmente non escludo di poter giocare con mezzali tipo Vazquez e Johnsen o Johnsen e Faleltti: dipende tutto dal campo. A me Johnsen è piaciuto molto anche da quinto, considerando che aveva pochi allenamenti nelle gambe con noi. Sabato nel secondo tempo si è accentrato troppo ma la qualità del gioco che offre restando largo lo rende decisivo anche in quella posizione. Poi può giocare sia mezzala, sia trequarti: ho giocatori che possono ricoprire più ruoli”.
Le diffide nelle scelte peseranno?
“Assolutamente no. La rosa nella sua completezza ha giocatori validi le scelte sono solo tecniche a parte squalifiche e infortuni. Le assenze non sono state condizionanti, chi ha giocato ha sempre dimostrato di saperci fare. Anzi, con le conoscenze di tanti sono migliorate nel tempo”.
Ultimamente è tornato a segnare solo Coda rispetto a qualche mese fa quando era la squadra a rendersi protagonista in fase di finalizzazione: è cambiato qualcosa nel modo di giocare della Cremo o negli avversari?
“La Cremonese attacca allo stesso modo di sempre la porta e lo fa anche in modo più incisivo rispetto al passato. Con la Reggiana le occasioni sono state tante, non vedo problemi in questo senso ma Coda deve continuare a fare gol”.
Tempo fa Mourinho parlò di “rigori televisivi”. Il gol di Falletti senza Var non sarebbe stato annullato. Qual è il suo parere?
“Il Var è una risorsa assoluta, anche se a volte dà la sensazione di non essere oggettivo come dovrebbe. È anche vero che dal campo certe situazioni sembrano una cosa e poi da fuori si rivelano differenti. Ma, ripero, il Var è una risorsa”.
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