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Franco Vazquez: “Due vittorie che danno fiducia ma dobbiamo migliorare molto”

2 Novembre, 2023

Gol decisivo con il Cittadella nell’ultima sfida di campionato per Franco Vazquez, che è intervenuto in conferenza stampa prima dell’allenamento odierno. 

Franco, tu, Ciofani e Coda siete tre attaccanti di grande esperienza: quanto conta questo fattore in un campionato di Serie B?
“L’esperienza conta tanto: è una cosa importante a prescindere nel calcio, e noi siamo un gruppo esperto. Stiamo lavorando bene seguendo al meglio le idee di mister Stroppa e siamo consapevoli che possiamo ancora migliorare tanto, ma siamo sulla strada giusta. Queste due vittorie consecutive ci aiutano ad avere più fiducia”.

Quanto ti mancava il gol e soprattutto quanto ti mancava una rete tanto decisiva?
“Ovviamente segnare è importante e mi mancava. In precedenza ci sono andato vicino parecchie volte e non ho avuto fortuna; resto però convinto che l’importante sia creare le occasioni. A distanza di qualche giorno posso dire di essere contento per il gol e per i tre punti conquistati. In realtà so di non essere uno che segna molto. Certo, a Parma è accaduto ma non è una cosa abituale. Resta il fatto che il finale di Cittadella mi dà fiducia e spero di segnare qualche gol in più”.

Tornando al gol di Cittadella una delle immagini piu belle è stata l’esultanza e l’abbraccio finale, può essere questa la svolta?
“Speriamo: è stato bello vincere all’ultimo minuto, dà tante emozioni. Inoltre quella vittoria l’abbiamo meritata: il gruppo è fantastico e speriamo di raggiugere sempre più vittorie”.

A Parma avevi dichiarato che prediligi partire alle spalle degli attaccanti per sfruttare l’effetto a sorpresa: il gol che hai messo a segno venerdì è arrivato cosi, consideri quella la tua posizione ideale?
“Sono sempre stato un giocatore che non dà riferimenti agli avversari: credo di poter fare bene collocato in quella situazione, ho più libertà e possibilità di sorprendere i diretti marcatori”.

Ballardini, ha dichiarato in passatgo il tuo agente, è stato uno dei motivi per cui ti sei trasferito a Cremona: come hai preso il cambio?
“Non bene, ero dispiaciuto come capita a ciascuno di noi quando c’è un cambio di allenatore: il calcio è così contano i risultati e nonostante avessimo e abbiamo ancora tutto per far bene qualcosa in quel periodo non ha funzionato. Ora c’è un altro allenatore e con lui vogliamo raggiungere qualcosa di importante per la Cremo e i suoi tifosi”.

Martedì partita sofferta, cosa è mancato e perché cosi tanti errori sotto porta?
“Ci siamo complicati la vita da soli, potevamo chiuderla prima. Nel secondo tempo siamo entrati bene e dopo il gol e l’espulsione del loro difensore la partita era alla nostra portata, ma non siamo riusciti a sfruttare le occasioni, quando lasci spazio alle altre squadre poi rischi di subire, ma sono contento che la Cremonese alla fine sia riuscita a vincere e passare il turno”.

Stroppa quando è arrivato ha detto che doveva trovare il vestito giusto per te, l’ha trovato?
“Speriamo. So di poter dare più di quanto fatto finora: mi devo ancora abituare a giocare con nuovi compagni. Mi auguro che questa doppia vittoria ci permetta di aver la fiducia giusta per crescere insieme”.

Avete trovato una spiegazione alle difficoltà incontrate in casa nelle gare di campionato?
“No, non abbiamo una motivazione: sappiamo che è importante vincere in casa e fare bene come stiamo facendo in trasferta. Tante volte siamo andati vicini alla vittoria e siamo tristi per non essere ancora riusciti a vincere davanti ai nostri tifosi”.

A Roma ritroverai un caro amico come Dybala, vi siete già sentiti?
“Siamo amici, ci sentiamo spesso e sarà bello rivederlo. Spero che possa guarire dall’infortunio per incontrarlo sul campo”.

Vedi in questa Cremonese la possibilità per tanti uomini di arrivare al gol?
“Si, non solo Massimo o i centravanti devono segnare: dobbiamo contribuire tutti e abbiamo la qualità per poterlo fare”.

Coda è arrivato nel finale del calciomercato, all’inizio ricoprivi in parte tu quella posizione giocando da falso nueve: cosa vuol dire avere un compagno come lui?
“È troppo importante: è un giocatore che aiuta la squadra, ha esperienza, conosce il campionato. Coda è un riferimento e speriamo possa continuare così per la felicità di tutti”.

Sei un argentino atipico, per la tua pacatezza, ti senti diverso dai tuoi connazionali sul piano del carattere?
“So, per le mie caratteristiche, di non essere un giocatore comune: oggi il calcio è più fisico e di forza. Io, però, sono sempre stato così: la mia tranquillità maschera il coraggio e la grinta che invece mi contraddistinguono in campo”.

Senti la pressione determinata dall’essere uno dei leader dello spogliatoio?
“No, non sento la pressione: qui alla Cremonese siamo tutti importanti. So che da me tutti si aspettano una giocata di un certo tipo e mi piace sentire la responsabilità. Come detto prima so di dover migliorare e di dover far sempre di più per la squadra”.

Come mai hai scelto Cremona questa estate?
“Durante la passata stagione ho pensato che sarei rimasto a Parma invece non mi hanno proposto il rinnovo. Detto questo volevo rimanere in Italia perché è la mia seconda casa: ho scelto Cremona in quanto è una società che fa per me, qui ho trovato il progetto giusto e sono nella condizione di aver tutto per far bene. Sono felice di essere qui e voglio aiutare la squadra a crescere”.

Dando uno sguardo alla classifica, troppo forte il Parma o sono le altre che non tengono il passo?
Il Parma ha finito bene lo scorso campionato, e sta continuando in quella direzione. E’ normale perché nel gruppo si conoscono bene, ma manca ancora tanto ed è presto per capire se potranno proseguire così. Noi dobbiamo stare lì, attaccati i più possibile: dobbiamo continuare sulla nostra strada dando il massimo per poi tentare di scalare le posizioni”.