Giovanni Stroppa: “Bravi a crederci fino in fondo”
Al termine di Cremonese-Cosenza, gara decisa da ungol del difensore Antov, il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
La Cremo è partita bene, poi ha rallentato. Alla fine, però, è arrivata la vittoria…
“Abbiamo iniziato benissimo, muovendo bene la palla e creando occasioni ma non siamo stati bravi ad indirizzare la gara. Il Cosenza poi ha iniziato a crederci, anche se nel primo tempo non ha mai calciato in porta. Nella ripresa abbiamo comunque creato, anche se con meno qualità. Poi c’è stato un finale rocambolesco, ma la squadra ci ha creduto fino in fondo. Si può vincere anche così, faccio i complimenti ai ragazzi”.
Ha fatto due cambi all’intervallo. Cosa ha chiesto ai ragazzi?
“Volevo che gestissimo diversamente la palla in avanti, poi con gli esterni negli ultimi metri volevo più duelli nell’uno contro uno. I cambi sono stati dettati da questo”.
Nella ripresa il centrocampo è parso più leggero…
“Sì, poi Okereke e Tsadjout erano uno a fianco all’altro e quindi è mancata la superiorità numerica che può dare Vazquez quando gioca sotto punta. Ma al di là di questo bisogna gestire diversamente la palla, siamo stati meno brillanti del solito, ma in ogni caso siamo rimasti sempre in partita al di là delle occasioni sporche create dal Cosenza. Ma credo che la partita dovesse comunque essere indirizzata in questo modo”.
Crede che il ritmo si sia abbassato troppo nel finale di primo tempo?
“Penso di sì, dopo il primo quarto d’ora eccellente in cui siamo andati spesso in verticale abbiamo rallentato e sbagliato troppo la pressione con le punte e Castagnetti. Quando potevamo ripartire ci sono mancati i metri per farlo con più facilità e qualità. Sono mancate anche le individualità nell’uno contro uno e nell’incidere con l’ultimo colpo che ti permette di chiudere l’azione e anche la partita. È questo quel qualcosa in più che ancora ci manca”.
A cosa è dovuto il cambio di Coda all’intervallo?
“Tsadjout è una risorsa e lo facciamo crescere, ma guai a chi ci tocca Massimo. Oggi è andata così, ma non ci sono problemi di alcun genere. All’inizio si diceva che Vazquez era lento, invece io parlavo di squadra che doveva supportarlo meglio. Per Coda è così, la squadra deve attaccare la porta e andare sul fondo, poi lui deve solo fare ciò che sa fare meglio di tutti. Dobbiamo metterci al suo servizio”.
Nel prepartita ha parlato di un Cosenza da non sottovalutare. I cambi nell’intervallo indicano che inizialmente gli ospiti stavano mettendo in difficoltà la Cremonese?
“Il Cosenza ha dimostrato di essere un avversario ostico, che ha giocatori importanti che ti mettono in difficoltà nell’uno contro uno e ti fanno rischiare di correre a vuoto. Nella ripresa ci servivano le caratteristiche di Tsadjout e ho prferito rimettere Zanimacchia nel suo ruolo di esterno per Ghiglione”.
La difesa è tornata a non subire gol. Qual è la sua valutazione sul reparto arretrato?
“Hanno fatto abbastanza bene, Bianchetti forse un po’ sottotono rispetto ai suoi standard ma perché arrivava da due settimane complicate a causa della bronchite ed era normale che fisicamente facesse una prestazione del genere. Fa piacere non subire gol, mi spiace solo che ci sia stata un po’ di confusione nel finale. Jungdal è stato bravo a fare quelle parate ed è lì per questo. Andiamo avanti”.