Skip to main content

Settore Giovanile – Faye: “La mia è una vita in grigiorosso”

8 Novembre, 2024

Radici senegalesi e cuore grigiorosso. Nouroudine Faye, per tutti “Nouru”, è uno dei giocatori più longevi di tutto il settore giovanile. Il classe 2007 infatti veste la maglia della Cremo da 11 anni e ha nel Centro Sportivo “Giovanni Arvedi” una vera e propria seconda casa, in cui è diventato grande, ha imparato tanto (sia in campo che fuori, grazie all’esperienza fatta in tirocinio) e continua a sognare. Dopo essere nato e cresciuto in Senegal, Paese a cui è ancora legatissimo, si è trasferito in Italia a soli 6 anni facendosi notare dalla Cremo nel giro di pochi mesi dopo aver tirato i primi calci ad un pallone nella Virtus Manerbio. L’inizio di un percorso che l’ha portato fino in Primavera 1 e gli ha permesso di firmare, lo scorso agosto, il suo primo contratto da professionista. Ma il suo rapporto con questi colori non finisce qui: oltre ad essere un grande tifoso grigiorosso, grazie ad un accordo con la Cremonese il padre Babacar fornisce ad una squadra locale di Kaolack, il Busura Football Club, materiale e abbigliamento tecnico che permette ai ragazzi oltreoceano di inseguire il proprio sogno.

Partiamo dalla fine: ad agosto hai firmato il tuo primo accordo da pro con la Cremonese e pochi giorni più tardi è arrivato il gol all’esordio in Primavera 1. Ci racconti le emozioni di quel momento?
“Ammetto che all’inizio non me l’aspettavo. Nel calcio però non c’è tempo di pensare e infatti tre giorni dopo era già il momento di scendere nuovamente in campo. Sicuramente è una bella emozione e anche a Manerbio, il paese dove sono cresciuto, capita che qualcuno mi fermi per complimentarsi. Sono cose che fanno piacere, ma è fondamentale tenere i piedi per terra e non farsi condizionare”.

Ogni tanto ti fermi a realizzare ciò che hai vissuto indossando la maglia della Cremo?
Mi è successo di recente, ragionando su tutti gli anni che ho trascorso qui al Centro Arvedi e a tutti i compagni che ho visto arrivare oppure andarsene. Sono passati veramente in fretta, anche perchè appena finita una stagione ci si proietta subito in quella successiva”.

Come è nata la tua passione per il calcio?
“A 6 anni mi sono trasferito dal Senegal a Manerbio con la mia famiglia e ho iniziato a giocare per una squadra locale, la Virtus Manerbio. Pochi mesi più tardi ho ricevuto la chiamata della Cremo, ma ammetto che all’inizio non ho accettato perché volevo stare con i miei amici. Dopo qualche provino e una partita allo Zini da spettatore ho capito quanto fosse grande la Cremo e dalla stagione successiva sono entrato nel settore giovanile”.

Cos’è diventata, per te, la Cremonese?
“Beh, direi che ormai è diventata la mia vita. Undici anni su diciassette trascorsi con il grigiorosso sulla pelle si fanno sentire e crescendo qui sono anche diventato un tifoso. Ricordo ancora la prima partita che ho visto e che mi ha convinto a scegliere la Cremo: era il playoff di Serie C contro l’Albinoleffe del 2014, quando vincemmo ai rigori. Anche in questi anni nonostante gli impegni con la Primavera frequento sempre allo Zini quando ne ho l’occasione”.

Di ruolo sei attaccante, ma in quale porzione di campo ti trovi più a tuo agio? E c’è qualche grigiorosso passato dal Centro Sportivo negli anni e a cui ti ispiri?
“Non ho una preferenza fissa, anche se forse sulla destra e in trequarti mi trovo meglio. Di giocatori ne ho visti tanti, da Mokulu a Coda, che per me è davvero un top. ”

La Primavera segna tantissimi gol. Qual è, secondo te, il vostro segreto?
“Al termine della sessione regolare di allenamento, tutti i giorni, restiamo in campo per allenarci su tiri e cross. Abbiamo un gioco molto offensivo, con i quarti di centrocampo e il trequartista, come me, che sono vere e proprie punte. Direi che è un insieme di fattori: e poi c’è Gabbiani, che vede la porta anche ad occhi chiusi…(ride, nda)”.

Ci racconti l’esperienza del tirocinio scolastico svolta al Centro Sportivo?
“Studio all’istituto alberghiero di Bagnolo Mella e, per questioni di vicinanza, sono riuscito ad accordarmi per svolgere l’alternanza scuola lavoro al Centro Sportivo. Al mattino mi occupavo di sistemare la clubhouse, preparare tutto per il pranzo in attesa dei giocatori della Prima Squadra. Sicuramente è stata utile per conoscere il mondo dei professionisti da un altro punto di vista, oltre a spingermi a dare ancora di più in allenamento per coronare il mio sogno di diventare calciatore. E in più ho legato con alcuni ragazzi come Sernicola, Zanimacchia, Pickel e Bianchetti”.

Hai un sogno nel cassetto?
“Sì, mi piacerebbe esordire in campionato con la Cremo. Sarebbe il coronamento di un bel percorso iniziato da piccolo e che sta proseguendo ancora oggi”.

E con la nazionale?
“Sto ancora facendo la procedura per ottenere la cittadinanza italiana, quindi non sono convocabile. Alcuni rappresentanti del Senegal hanno parlato con i miei genitori, ma non ho mai ricevuto chiamate ufficiali. Io però sono un ragazzo che ama molto viaggiare e mi piacerebbe fare dei tornei in giro per il mondo sfidando altre nazionali”.

Scopri tutti gli approfondimenti sul settore giovanile grigiorosso: