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Ragnoli Galli Match Program dic 24

Settore Giovanile – Ragnoli Galli: “Lavoro ogni giorno per migliorarmi”

16 Dicembre, 2024

Dall’edizione di sabato 14 dicembre de “Lo Sport Cremonese”

ALLA SCOPERTA DI FEDERICO RAGNOLI GALLI

Se la Cremonese Primavera vanta uno degli attacchi più prolifici del campionato il merito è anche di Federico Ragnoli Galli, attaccante alla sua prima stagione in grigiorosso che con 3 gol e 4 assist è secondo solo ai compagni Gabbiani e Triacca nella classifica di reti e passaggi decisivi. Nato a Desenzano del Garda nel gennaio del 2006, si è innamorato del pallone da giovanissimo grazie al padre Stefano, calciatore che ha militato anche in Serie C affrontando la Cremo in due occasioni nella stagione 2008-09.

Quella in grigiorosso è la prima esperienza da “fuorisede” per Federico, che ha trascorso 11 anni all’Atalanta e adesso intende sfruttare tutto il tempo a sua disposizione per migliorarsi e crescere con la formazione di mister Pavesi. Come accaduto nell’ultimo weekend contro il Sassuolo campione in carica, quando è riuscito a chiudere la gara con un gran mancino rasoterra dopo aver superato due avversari.

Partiamo proprio da lì: con il tuo gol hai contribuito ad una vittoria piuttosto importante per la Cremo…
“È stata una bellissima emozione, non solo per il gol in sé ma anche per tutto il gruppo. Abbiamo reagito bene contro un avversario che era in grandissima forma, trovando un successo che mancava da qualche giornata. Sono molto felice”.

Dal tuo arrivo hai giocato sempre titolare e sempre al fianco di Gabbiani. Che rapporto hai con lui?
“Ci conoscevamo già perchè abbiamo fatto uno stage insieme in Nazionale Under 17, è stato il primo che ho chiamato quando ho ricevuto l’offerta della Cremo e il primo che ho avvisato quando la trattativa si è chiusa. È un bravissimo ragazzo, in campo ci troviamo bene e ha iniziato alla grande segnando tanti gol fondamentali per noi”.

Come credi che si combinino le vostre caratteristiche a livello offensivo?
“Lui è bravissimo a muoversi all’interno dell’area di rigore e a concludere le azioni perchè ha grande qualità. A me per caratteristiche piace di più svariare e attaccare la profondità, poi so che lui in area c’è sempre quindi non mi resta che servirlo (sorride, nda). A volte sono io a fare assist per lui, altre volte è il contrario: siamo altruisti e se c’è la possibilità ci serviamo a vicenda”.

Spesso i giovani cambiano posizione durante il loro percorso di crescita. Quale credi che sia il tuo ruolo?
“Mi ritengo un giocatore duttile, forse preferisco giocare sulla sinistra ma quest’anno sto agendo dall’altro lato e mi trovo ugualmente bene. Credo che sapersi adattare sia una fortuna, perché permette di essere a disposizione di chiunque a prescindere dalla categoria o dalle richieste del mister. In più come attaccante voglio migliorare in zona gol e per questo motivo sto lavorando con i mister sfruttando sia il mattino che la sessione post allenamento. Il mio obiettivo è imparare tutti i movimenti e affinare la precisione negli ultimi dieci metri”

Come hai vissuto il passaggio alla Cremo dopo tanti anni di Atalanta?
“A Bergamo ho giocato per 11 anni e mezzo, ma a volte cambiare aria può aiutare e nel mio caso è stato proprio così. La mia preoccupazione principale era di entrare bene nel gruppo e trovarmi a mio agio con i nuovi compagni: fortunatamente è successo proprio questo. Qui al Centro Arvedi ci sono i campi e le palestre, tutto ciò che mi serve per migliorare e vivere il campo come piace a me”

Quali sono i momenti che porti nel cuore di questa stagione?
“Sicuramente la vittoria in casa del Milan, in rimonta, che rappresenta una bella soddisfazione per tutto il gruppo. Poi il mio primo allenamento con la Cremo, in cui sono tornato a sorridere dopo un mese difficile. E infine il primo gol segnato, alla prima da titolare contro il Genoa”.

In passato hai vestito anche la maglia della nazionale e hai giocato l’Europeo Under 17. Cosa si prova?
“Sono bellissime esperienze che insegnano tanto, anche perché in campo internazionale si gioca in maniera molto diversa. L’Europeo è senza dubbio il ricordo più bello, abbiamo sfidato grandissime squadre e giocatori che sono già affermati: per esempio, all’esordio contro la Spagna (gara in cui ha segnato, nda) erano in campo Lamine Yamal, Pau Cubarsi e Marc Guiu…”.

Come si vive il calcio nella tua famiglia?
“Parte tutto dal mio nonno, che è sempre stato un grande appassionato. Idem mio padre, che era difensore centrale e ha conquistato la Serie C1 con la Pergolettese e ha trasmesso la passione sia a me che a mio fratello minore. Papà è il primo a darmi consigli, soprattutto su come gestirmi al di fuori del campo. Segue tutte le partite e gli devo tanto, così come devo tanto a mia mamma che è costretta a gestire una famiglia di sportivi: anche la mia sorellina gioca, ma a pallavolo”.

Da aspirante attaccante professionista, cosa si prova a vedere un bomber come Daniel Ciofani assistere ai vostri allenamenti?
“La prima settimana in cui l’ho visto in campo l’ho subito fermato, dicendogli che sarebbe stato fantastico poter lavorare con lui per migliorarmi. È stato un grandissimo attaccante ed è forte soprattutto di testa, un fondamentale su cui voglio assolutamente crescere. Mi ha detto che gli farebbe molto piacere, spero che riusciremo ad organizzare qualche sessione di lavoro”.

Fuori dal campo hai qualche passione?
“Il trasferimento a fine agosto mi ha impedito di continuare gli studi, ma l’anno prossimo ho già in programma di ottenere il diploma scientifico-sportivo. Adesso passo tutte le giornate al Centro Arvedi, lavorando mattina e pomeriggio, e nel tempo libero sto leggendo un libro che racconta la vita Gianluca Vialli e il suo percorso calcistico, iniziato proprio qui a Cremona in grigiorosso”.