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Stroppa: “Bilancio buono, migliorarsi è d’obbligo”

4 Agosto, 2024

Al termine del test match tra Cremonese e Lumezzane, vinto dai grigiorossi per 1-0 grazie alla rete di Johnsen, mister Giovanni Stroppa è intervenuto in zona mista. Ecco le sue dichiarazioni.

Qual è il suo bilancio al termine del ritiro e alla luce delle quattro vittorie in amichevole?
“Buon ritiro, anche se le gambe sono pesanti e quindi non è facile fare un bilancio tecnico. La squadra è mentalizzata, lavora bene e ora dobbiamo smaltire i carichi di lavoro per mettere in campo ciò che sappiamo fare”.

Dopo aver provato il 4-2-3-1, oggi ha schierato il 3-5-2. Su quale modulo è orientato?
“Già nella scorsa stagione volevo cambiare qualcosa nel modo di palleggiare e prendere gli avversari. Per opportunità e necessità abbiamo iniziato la stagione a 4, ma dobbiamo imparare ancora molto e il sistema di gioco è molto variabile. Abbiamo una buona identità in fase difensiva, giocare in un modo o nell’altro non cambia le cose, potrebbero cambiare gli interpreti. L’importante è fare le cose nel modo giusto”.

Al di là del modulo, quanto conta avere una mentalità offensiva?
“Molto, quando si alza un giocatore dev’essere un compagno ad occupare lo spazio libero. Per questo non mi limito a parlare di numeri, ma di una capacità di tenere il campo nel modo giusto, con equilibrio nell’affrontare sia la fase di palleggio che quella difensiva”.

Ora inizia la stagione e, per i giocatori, la caccia al posto da titolare. Sembra esserci sana competizione nel gruppo…
“L’ambizione della società è quella di avere due giocatori importanti in ogni ruolo, sta a me gestire e alzare l’asticella di volta in volta. Bisogna considerare anche l’importanza di entrare a partita in corso, che permette di cambiare quasi metà degli uomini di movimento. Ben venga la concorrenza”.

Cosa significa allenare una squadra che può variare a causa delle settimane rimanenti di mercato?
“Ci sono difficoltà, come ci sono nel mese di gennaio. Il campionato è alle porte, giocheremo tre partite in pieno mercato e bisognerà essere bravi a concentrarci sul presente, consapevoli che può cambiare da un momento all’altro. Vedremo cosa succederà, ma non è semplice giocare in periodi del genere”.

La squadra è parsa abile nel possesso, ma poco incisiva sotto porta come nella scorsa stagione…
“Parliamo della squadra più pericolosa del campionato, così come quella con più tiri effettuati. Abbiamo sempre attaccato con tanti uomini, al di là del sistema di gioco. Le gambe sono ancora pesanti, per questo si fa fatica”.

Come sta De Luca?
“Si è allenato poco, lavorando molto a parte. Ha fatto la sua figura considerando la condizione attuale, era giusto gestire sia le sue forze che quelle di Tsadjout. Parliamo di un giocatore che può darci tanto”.

Chiede a Fulignati di essere coinvolto nel gioco della squadra. I meccanismi con i difensori vanno oleati?
“Sicuramente quando le gambe non girano la testa è appannata, non vedo problemi. Fulignati ha idee importanti e un piede che ci dà qualcosa in più, e soprattutto para. Credo sia un giocatore importante per ciò che vogliamo fare”.

Moretti ha giocato quasi un tempo. Come giudica la sua prova?
“La squadra è bellissima, anche da allenare. C’è mentalità, capacità di sacrificio… Diventa difficile fare bilanci tecnici perché le gambe sono appesantite e servirà tempo per smaltire, ma chi entra in questo contesto è agevolato da una squadra che sa giocare a memoria e ha ripreso la stagione da dove ha finito. Bisogna continuare così e migliorarsi ancora”.