La Cremo ricorda Giacomo Rossi
di Angelo Galimberti
Ad un mese esatto da Luigi Gibellini, mancato lo scorso 15 dicembre, se ne è purtroppo andato un altro rappresentante della “Cremonese dei cremonesi“. Si è infatti spento, all’età di 79 anni, Giacomo Rossi, veloce e guizzante ala destra, una decina di stagioni con i grigiorossi con i quali ha collezionato 156 presenze impreziosite da 35 reti.
Classe 1944, nato il 3 novembre, originario di Corte de’ Cortesi, dopo la trafila nelle squadre giovanili ha esordito in Serie C il 19 maggio 1963 sul campo del Fanfulla Lodi per poi entrare in pianta stabile in prima squadra nel campionato 1964/65. Con la Cremonese ha ottenuto due promozioni in serie C, nel 1967/68, proprio con la “Cremonese dei cremonesi” (il suo miglior campionato in grigiorosso con 31 presenze e 10 reti) e nel 1970/71, sua ultima stagione con la Cremo prima di concludere la sua carriera alla Castelnuovese di Fusco Campagnoli insieme a Bruno Manganati e “Tiglio” Tassi, due altri ex grigiorossi. Persona pacata, umile e sempre disponibile, è stato il prototipo del calciatore di altri tempi quando, in Serie C e D, si era semi-professionisti: durante la settimana Giacomino lavorava infatti nella Tipografia Pedroni – allora sita in viale Trento Trieste, che raggiungeva quotidianamente in treno da Olmeneta – con il privilegio di potersi allenare con i grigiorossi, mentre la domenica scendeva in campo con la sua maglia numero 7. Dopo il calcio, per molti anni ha condotto insieme alla moglie Enrica il Colorificio Pallavicini di viale Trento Trieste.
U.S. Cremonese esprime sentite condoglianze alla famiglia Rossi.