Giovanni Stroppa: “Con la Feralpisalò partita da affrontare dando il 200%”
Alla vigilia della gara valida per la 17ª giornata di Serie BKT tra Feralpisalò e Cremonese (fischio d’inizio alle ore 14 presso lo stadio “Garilli” di Piacenza), il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni dal Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”.
Due terzi della difesa da rifare, darà fiducia a Lochoshvili e Tuia come spiegato dopo la gara col Venezia?
“Assolutamente: Lochoshvili e Tuia saranno della partita. Aggiungo che affrontiamo una partita difficile sotto tutti i punti di vista. Il rischio più semplice da commettere è quello di sottovalutare la classifica: ci deve essere grande rispetto per il nostro avversario”.
La partita con il Lecco potrebbe essere da monito sotto questo punto di vista…
“Esatto. A contare non è il nome o la classifica, ma il periodo nel quale si incrociano determinate squadre. Per come è composta la Feralpisalò parliamo di giocatori di assoluto livello. Vero che i risultati dicono altro, ma è altrettanto vero che tutte le partite devono essere disputate. Affronteremo una squadra che avrà grande rispetto per la Cremonese e farà una partita molto importante. Ripeto che se non metti in campo la componente caratteriale poi non combini niente, non esalti le tue qualità. In queste giornate abbiamo parlato dell’importanza di saper fare la partita “più sporca”, anche stavolta conterà l’aspetto caratteriale”.
Ha cercato di allenare la testa oltre alle gambe?
“L’allenatore cerca di fare il proprio meglio, così come i ragazzi. Escludo che domani ci si possa rilassare, non sarà così e anzi dovremo dare continuità ad un percorso straordinario, che sembra non darci la possibilità di portare a casa quello che vorremmo. Per continuare bisogna affrontare questa partita al 200%, come fatto col Venezia”.
Che gara si aspetta a livello tattico?
“Giochiamo con lo stesso schieramento e quindi sarà una partita fatta di duelli. Oltre all’aspetto caratteriale, servirà voglia di vincere proprio questi duelli”.
Ha preso in considerazione un cambio modulo, vista l’assenza di Bianchetti e Antov?
“Non ne vedo la necessità. Questa squadra potrebbe anche cambiare, ma al momento mi sembra che abbia un’identità ben precisa e dei giocatori che possono permetterci di non cambiarla. È già difficile avere un’identità forte tatticamente e tecnicamente, non me la sento di cambiare tanto per farlo”.
Come sta Zanimacchia?
“Si allena a pieno regime da una settimana ed è a disposizione. Peccato per la botta della scorsa settimana che lo ha tenuto fermo contro il Venezia”.
Nelle ultime settimane ha cambiato soprattutto a centrocampo, eccezion fatta per Castagnetti…
“Anche nel suo caso potrebbe esserci qualcuno con cui alternarlo. Oltre al centrocampo, la squadra sta crescendo anche in altri ruoli e questo mi dà la possibilità di poter variare in base alle caratteristiche dei giocatori”.
Dopo la vittoria col Venezia ha predicato calma, e in effetti con gli altri risultati la Cremonese è scesa al quinto posto in classifica…
“Abbiamo capito che si tratta di un percorso difficilissimo. La Serie B lo è sempre stata, ma da qualche anno ha nelle prime 10-12 squadre e nella loro qualità la possibilità che tutti possano ambire ai primi posti e ai playoff. Serve una continuità incredibile: abbiamo visto come il pareggio di Pisa ci abbia fatto comunque perdere la distanza da chi ci precede. Non bisogna mai mollare, né quando le cose vanno bene né quando vanno male. Questa categoria ti permette di ribaltare anche ciò che sembra più scontato”.
Questa grande impermeabilità difensiva la stupisce o se l’aspettava?
“Nella norma non c’è niente, ma non è una sorpresa. Tutti cerchiamo di non prenderne e di farne tanti, è un aspetto importante e fa crescere la squadra in autostima. Quando sono arrivato si prendeva gol banalmente, e ripeto che è fondamentale non abbassare la guardia. Bisogna curare il particolare e voler evitare ancora di più di concedere occasioni”.
Bianchetti sta rendendo molto bene come braccetto di sinistra. In generale la squadra sembra in grado di saper gestire l’errore. È d’accordo?
“Aggiungo che è solo questione di lavoro, autostima e consapevolezza in ciò che si fa. Lo dico sin dal mio arrivo: Bianchetti è un giocatore importante, per la Cremonese e per la categoria. A lui l’ho spiegato. Metto alla base di tutto il lavoro, non si può prescindere da quello e dalle idee, che possono esaltare i calciatori. Sembrano cose scontate, ma è fondamentale il lavoro quotidiano, che ti permette di ovviare ai difetti ed esaltare le qualità dei singoli”.
Jungdal sta dimostrando di essere affidabile…
“Se quest’estate lo abbiamo scelto significa che ha un valore. Fare il portiere nella Cremonese è sicuramente un segno. Al di là delle parate che ha fatto, sta dimostrando maturità e ha una bella presenza in porta. Il fatto che non prenda gol indica anche che la squadra sta facendo bene, come nel caso di Coda: è capocannoniere perché la squadra esalta le sue qualità. Siamo contenti di averlo visto, fare il secondo portiere non è mai semplice. Sta dimostrando di valere”.
Lorenzo Coelli