Giovanni Stroppa: “Con il Brescia fondamentale il carattere”
La Cremonese si appresta ad affrontare l’ultimo impegno di campionato prima della sosta per le nazionali: domenica 12 novembre alle 16.15 i grigiorossi sfideranno il Brescia in occasione della 13ª giornata di Serie BKT. Ecco le dichiarazioni di mister Giovanni Stroppa alla vigilia della gara.
Ha parlato spesso dell’importanza della condizione fisica. Da diverse settimane la squadra sembra in crescita sotto questo punto di vista…
“Di sicuro l’aspetto atletico è migliorato tanto, altrimenti non avremmo fatto una partita di livello contro una squadra con un motore come quello dello Spezia. L’importante è come si corre in avanti, è quanto fatto nell’ultimo periodo è motivo di soddisfazione perché a questo gioco bisognava aggiungere anche le gambe”.
Il Brescia è una delle squadre che ha subito meno gol, la Cremonese ha dimostrato di avere le idee chiare su come incidere in questo senso. Che gara si aspetta?
“Posso fare due discorsi: su ciò che potremmo trovare domani e ciò che è successo precedentemente. Nelle ultime 4 partite hanno perso, ma mostrando sempre di stare bene ed essere in salute, sapendo fare bene le cose in campo in entrambe le fasi. In fase difensiva hanno sempre lavorato molto bene, ma non so cosa succederà domani. Noi sicuramente abbiamo fatto passi in avanti a livello fisico e di idee, qualità tecnica nel fare le cose, e bisogna confermarsi. Troveremo una reazione caratteriale da parte della squadra e dell’ambiente che affronteremo. Per la continuità che chiedo alla squadra dovremo fare un ulteriore salto di qualità: la componente caratteriale sarà fondamentale per fare una gara migliore anche a livello tecnico”.
A Brescia troverete un’atmosfera piuttosto accesa…
“Quando il pubblico si fa sentire è sempre bello: fa parte del nostro lavoro. Poco fa parlavo di reazione proprio perché credo che il cambio abbia sicuramente avvicinato il Brescia ai propri tifosi”.
Il Brescia è reduce da un cambio in panchina. Possono esserci delle insidie in più nell’affrontare un avversario di questo tipo?
“Si tratta di una situazione nuova e un sistema di gioco diverso, anche se non so cosa sarà in divenire. Abbiamo ipotizzato qualcosa per prepararci a scelte diverse rispetto al passato, le incognite sono a livello tattico ma soprattutto caratteriale, perché troveremo una squadra in salute”.
Come ha reagito la squadra all’infortunio di Sarr? Ha parlato con Jungdal?
“Dispiace sempre quando un ragazzo si fa male, in più durante l’allenamento… Ma sono cose che possono accadere lungo il proprio percorso professionale. È una tegola importante e starà fuori per tutto il campionato, ma come si dice spesso in questi casi sono convinto che tornerà più forte di prima. Per Andreas è un bene che abbia già giocato in Coppa Italia, disputando una gara importante. Sa bene quali situazioni dovrà affrontare in partita ed è assolutamente pronto”.
Le è piaciuto vedere Vazquez e Buonaiuto togliere riferimenti agli avversari scambiandosi continuamente?
“È stata una mia scelta e mi è piaciuta, l’importante è che siano sempre applicati nel fare le cose. Così come a me piacciono Tsadjout, Okereke in attacco o altri nel ruolo di mezzala. C’è uno spartito da applicare, ma più i ragazzi crescono, più posso permettermi di intercambiarli. Le caratteristiche possono esaltare lo spartito in funzione della fantasia e della tecnica dei giocatori che ho a disposizione”.
Pickel ha spiegato che il gruppo è sempre più unito. Può pagare aver scelto di confermare diversi giocatori della stagione passata?
“Non è la prima volta in cui alleno squadre retrocesse nella stagione precedente, capita di vedere le difficoltà del puntare su giocatori che erano in una categoria superiore. Sono incognite: a volte può andare bene, altre male, ma a fare la differenza sono le motivazioni e il percorso della stagione precedente. Può capitare che molti ritengano di appartenere ad una categoria diversa e facciano fatica a riattaccare la spina in quella in cui si trovano. Io ho trovato sicuramente un gruppo in difficoltà, ma sono molto soddisfatto perché sin dal primo giorno ho visto grandissima motivazione e sono contento dell’applicazione e dell’atteggiamento dei ragazzi. Questo dà tranquillità alla mia gestione e mi permette di scegliere gli uomini migliori”.
La Cremonese sembra diventata più precisa sotto porta, dopo un periodo in cui faticava a concretizzare le tante occasioni avute…
“Assolutamente sì, ne abbiamo parlato tante volte. Con lo Spezia siamo arrivati tante volte davanti alla porta, ma in maniera diversa. Ed è quello che conta”.
Trattandosi di una partita così sentita, cambia l’approccio con cui la si prepara?
“No, da parte mia non cambia. L’abbiamo preparata come sempre, sapendo quella che può essere l’atmosfera e la responsabilità di questa partita. Ma noi abbiamo una strada da percorrere, senza nulla togliere all’importanza della gara di domani”.
Quanto sarebbe importante ottenere un risultato positivo in una sfida così in vista della sosta?
“Superare questo ostacolo con i tre punti vorrebbe dire tanto, darebbe un segnale forte e soprattutto continuità. Ma il Brescia è un avversario di valore, lo dicono anche i numeri. Hanno una delle migliori difese del campionato, la rosa è competitiva e i risultati raccolti nelle prime giornate non sono casuali. Sottolineo quanto sia fondamentale il giusto aspetto caratteriale con cui affronteremo la partita di domani: dovremo fare un certo tipo di gara, altrimenti usciremo con le ossa rotte”
Ci sono giocatori indisponibili oltre a Sarr?
“Più o meno la situazione è la stessa della settimana scorsa. Stiamo valutando Abrego per un affaticamento e non sappiamo se verrà con noi, mentre Majer ha recuperato, quindi ci sarà”.
Lorenzo Coelli