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Corini: “Vinto contro una squadra forte, sono molto contento”

26 Ottobre, 2024

Al termine della sfida tra Cremonese e Salernitana, valida per la 10ª giornata di Serie BKT 2024-25, mister Eugenio Corini è intervenuto in conferenza dalla sala stampa dello Zini. Ecco le sue dichiarazioni.

La Cremonese ha giocato più bassa, ma ha saputo conquistare il campo in ripartenza. Come ha trovato la squadra e qual è stato il suo primo impatto con lo Zini?
“Bello, perché lo stadio è perfetto, la gente si fa sentire e ci sono partecipazione e calore. Per fare calcio è lo stadio ottimale. Nel primo tempo abbiamo fatto transizioni importanti avendo pazienza sulle loro uscite, sapevamo che potevamo concedere loro un certo tipo di possesso palla perché volevamo guadagnare spazio con la riconquista. Ci siamo riusciti di più nel secondo tempo, mentre all’inizio ci serviva più personalità da quel punto di vista. Abbiamo preso gol su palla inattiva, ma dopo la squadra ha fatto una partita importante costruendo parecchie occasioni per fare gol e ha sofferto poco. Loro hanno forzato le giocate, ma noi su quelle c’eravamo. Mi è piaciuto l’impatto di chi è entrato, abbiamo vinto contro una squadra forte e siamo molto contenti”.

Nella ripresa la Cremo ha sofferto contro una Salernitana che è stata arrembante per tutti i 90 minuti, ma è stata brava a portare a casa una vittoria fondamentale…
“Fondamentale per la classifica e per l’identità che stiamo costruendo insieme, abbiamo la consapevolezza di poter fare ancora meglio. Per me il possesso palla deve essere incisivo, attaccare in velocità faccia alla porta è più facile. Nel secondo tempo io penso che la squadra abbia palleggiato bene e creato i presupposti per avere occasioni importanti. Credo che nel complesso serva anche la consapevolezza di chi stavamo affrontando, una squadra con tanti giocatori che l’anno scorso giocavano in Serie A. Le due vittorie consecutive mancavano da un po’ ed era fondamentale ottenerle. Sono molto contento”.

Bonazzoli non giocava dal 1′ da un mese e mezzo. Quanto è contento della sua prestazione? Cosa l’ha spinta a schierarlo?
“Federico gestisce da un mese e mezzo un problema al piede che ne ha condizionato la forma, ma a volte l’allenatore sente delle vibrazioni. Sentivo che potesse essere importante in fase di scarico, sapevo cosa poteva darmi e so che farà fatica a reggere i 90′ per ora, ma vedrete spesso rotazioni in base a come leggerò la gara. Tutti devono sentirsi partecipi, io cerco di fare le scelte migliori per il bene della squadra, che è al di sopra di ogni cosa”.

Barbieri e Vandeputte sono stati incisivi e il cambio d’assetto dopo le sostituzioni sono una buona notizia…
“Sono molto contento di Tommaso, a Castellammare è entrato bene e non era facile. Contrapponendoci a dun 4-3-3 preferivo avere un terzino di ruolo invece di qucuno più adattato come Antov. Barbieri ha fatto una partita di livello, peccato per i crampi ma Valentin ci ha permesso di consolidare la partita e la Salernitana non è più stata pericolosa. Sulla duttilità dico che quando hai un giocatore come Castagnetti certe cose vengono facile, quando abbiamo inserito lui come vertice basso hanno faticato a venirci a prendere. Difensivamente sia Pickel che Collocolo hanno gestito bene i tempi di pressione e loro hanno dovuto giocare con lanci lunghi che hanno favorito i nostri centrali”.

Nel finale di gara l’abbiamo visto più agitato del solito. Come mai?
“Alcune volte abbiamo forzato il posizionamento in uscita bassa, ci serviva un appoggio laterale per far salire il loro terzino e invece eravamo troppo alti. Abbiamo sistemato questa cosa e l’abbiamo fatto meglio, poi ho cercato di tenere alta l’attenzione. Gioco la partita con i miei ragazzi e lo faccio fino alla fine per loro, aiutandoli e tenendo alta la situazione a livello emotivo. Se si abbassa l’attenzione si rischia di prendere gol”.

La Cremo difende in maniera compatta e si allarga bene quando attacca…
“Il principio è sempre quello: difendere bene e forte senza dare sfogo centrale all’avversario è fondamentale. Stare con i reparti corti e stretti ha dato possesso alla Salernitana, ma non le ha fatto prendere velocità nel gioco. Sugli spazi ampi noi abbiamo passo, frequenza e qualità tecnica per renderci pericolosi. Sul mantenimento della palla ritengo che nel secondo tempo l’abbiamo fatto bene: dopo il 2-1 potevamo pensare di gestire, invece non bisogna avere paura di giocare a calcio. Se si vuole essere protagonisti in questo campionato serve questa mentalità ed è questo che ci ha portato una vittoria fondamentale”.