Giovanni Stroppa: “C’è spirito di rivalsa e voglia di ricominciare”
Ultimo impegno di campionato prima della seconda sosta per le nazionali in casa Cremonese: domenica 8 ottobre alle 16.15 i grigiorossi sfideranno in trasferta il Como nel posticipo della 9ª giornata di Serie BKT. In occasione della conferenza stampa della vigilia, Giovanni Stroppa ha risposto così alle domande dei giornalisti.
Che sensazioni le ha lasciato la sconfitta con il Parma? Nonostante il risultato, la squadra è parsa in crescita per mole di gioco e consapevolezza.
“Sono d’accordo. C’è spirito di rivalsa e voglia di ricominciare a fare le cose per bene. Sin qui siamo in crescita, dobbiamo continuare a lavorare e fare meglio perché i risultati sono determinanti, ma sono molto soddisfatto di come la squadra ha interpretato la partita”.
Il Como sta facendo molto bene in termini di risultati...
“Sono una squadra forte, hanno inserito giocatori di categoria superiore che a livello balistico e tecnico hanno qualcosa in più rispetto a chi è in B da un po’ di anni. Sono temibili sui calci piazzati e per individualità, hanno un gioco riconoscibile e bisogna dare merito a Longo per l’identità che ha saputo sviluppare. Sono tecnici, verticali e si difendono bene, si tratta di una delle più competitive nel campionato”.
Il Como è una delle rivelazioni e prende pochi gol. Come si scardina una difesa così?
“Nello stesso modo in cui abbiamo affrontato le partite sin qui. Statisticamente creiamo più di tutti, bisogna portare i numeri e concretizzare ciò che creiamo. Dobbiamo lavorare per subire meno gol e sono sicuro che la quadratura del cerchio si possa trovare, perché la qualità dei ragazzi è assolutamente elevata e come si dice in questi casi bisogna trovare nel lavoro la nostra forza”.
Quanto sta aspettando la sosta per poter lavorare con i ragazzi? Potremmo vedere definitivamente la sua mano?
“Questo non lo so, ma sicuramente sono molto contento perché credo che la squadra stia crescendo per idee e identità sul campo. E sono consapevole che la crescita passi anche attraverso altre componenti, come il discorso fisico e atletico. Fin qui non abbiamo lavorato da quel punto di vista e la sosta ci consentirebbe di mettere quel qualcosa in più. Non saranno solo quei dieci giorni a farci fare un salto di qualità a livello fisico, ma potremmo completare il lavoro dello staff per mettere più conoscenze e gamba, dando ai ragazzi la possibilità di crescere”.
E anche evitare infortuni…
“Quando si cambia allenatore si rischia di fare dei danni, nel senso che i giocatori cambiando metodologia, chiedono sempre qualcosa di più a se stessi psicologicamente e così si va incontro a piccoli infortuni”.
Con l’assenza di Ravanelli ci sarà spazio per Antov al centro con Sernicola basso a destra?
“Potrebbe giocare Sernicola da terzo, ma al centro giocherà Bianchetti perché penso che sia un giocatore importantissimo e di valore che deve tornare ad avere serenità. È un elemento importante e determinante, poi come tutti può essere stato messo in discussione, ma ha qualità importanti per la categoria e per questa maglia”.
Che gara si aspetta domani?
“Abbiamo parlato delle qualità del Como, in Serie B è incredibile come ogni settimana ci si confronti contro squadre veramente importanti. La loro rosa è eccezionale, queste partite difficili possono dipendere da episodi e non solo dal dominio territoriale. Parlavamo dei calci piazzati, che potrebbero essere determinanti in una gara che sul campo può avere valori equivalenti”.
Majer ha fatto molto bene lo scorso anno in Serie B. A che punto è atleticamente?
“Ci ho parlato la settimana scorsa e gli ho fatto una battuta, chiedendogli quanto ancora lo dovessi aspettare. Mi ha detto che si sente ancora un po’ in ritardo, ma lo vedo allenarsi bene e lo prendo in considerazione come gli altri. Credo possa darci qualcosa di diverso”.
La squadra supporta la zona offensiva anche con il centrocampo.
“Ripeto che sono contento di come la squadra tiene il campo, ma bisogna limare alcuni aspetti che ad oggi sono, in un certo senso, negativi: paghiamo molto di più rispetto a quanto esprimiamo in campo, nei gol subiti o in quelli che non riusciamo a fare. Ma per come la squadra cerca di offendere e difendersi non ho niente da dire. I ragazzi mi piacciono sotto tutti i punti di vista, dobbiamo continuare così e tanto poi si arriva a ciò che vogliamo essere, perché le qualità individuali ci sono. Sta a me dare un’idea più generica, ma la strada è segnata”.
Come sta Okereke? Può giocare in attacco insieme a Vazquez e Coda?
“Io farei giocare addirittura mezzali Buonaiuto e Vazquez insieme. Io metto sempre in campo chi mi può garantire sacrificio e qualità tecniche finché c’è equilibrio. Okereke lo considero un giocatore molto importante, non è partito dall’inizio perché probabilmente è più indietro rispetto ad altri. Caratterialmente è un ragazzo fantastico, sempre col sorriso sulle labbra e mi sembra sgombro dai pensieri estivi. Lo vedo totalmente dentro la squadra, indipendentemente dalle scelte fatte fino ad oggi”.
La scelta delle mezzali può aiutare a capire a che punto sia il suo lavoro?
“Sì, ma ci sono anche gli esterni che negli ultimi 25 metri devono ragionare da attaccanti e nei primi da difensori. Hanno qualità fisiche e tecniche che gli consentono di farlo perché l’hanno fatto spesso in carriera. Bisogna trovare soltanto le giuste accortezze affinché loro possano esprimersi al meglio”.
Quanto è importante il ruolo del vice allenatore per lei?
“Io penso di avere uno staff più bravo di me, al di là del vice. Lo penso da sempre e glielo ricordo sempre. E non significa che abbia a disposizione dei collaboratori che mi diano sempre ragione, anzi. È motivo di discussione, ma lavoriamo insieme da tanto tempo sia con Guerra che con gli altri e c’è grandissima sintonia calcistica e confronto”.
Ci sono ancora 30 gare a disposizione per non perdere l’equilibrio mentale.
“Posso rispondere per quanto riguarda il mio equilibrio. Io so che posso e come posso arrivare alla fine, sono soltanto all’inizio e forse non ho nemmeno cominciato, ma sono molto contento del mio percorso da due settimane ad oggi. La squadra cresce ogni giorno e quindi sicuramente ci toglieremo delle grandissime soddisfazioni”.
Lorenzo Coelli