Davide Ballardini: “Cremo impara ad essere meno leziosa”
Al termine della rifinitura odierna Davide Ballardini si è presentato nella sala conferenze del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi” per analizzare la prossima sfida dei grigiorossi, che mercoledì 30 agosto saranno impegnati a Terni.
Si va a Terni dopo un avvio zoppicante almeno dal punto di vista dei risultati…
“Si va a Terni dove si incontreranno due squadre che nelle partite sin qui disputate a livello di punteggio hanno raccolto meno di quello che avrebbero meritato. Ho visto le loro partite e posso dire che sia noi che loro abbiamo raccolto meno di quanto mostrato in campo, però il calcio, alla fine ti dà quello che meriti”.
Che tipo di squadra è la Ternana e che partita dobbiamo aspettarci?
“La Ternana ha fatto la prima partita con una squadra poi ha giocato praticamente con un’altra squadra con il Catanzaro, cambiando tanti giocatori. E’ una squadra solida, composta da elementi che possono metterti in difficoltà: hanno grande qualità, capacità di inserimento a centrocampo, e dietro contro il Catanzaro hanno dimostrato solidità. La Ternana della prima partita non è minimamente paragonabile a quella della seconda partita. In casa propria poi ti mette sempre in difficoltà”.
Nel post partita con il Bari Ciofani ha detto che bisogna essere ragionevolmente preoccupati nel senso che servono capacità di reazione e consapevolezza della difficoltà del campionato…
“Daniel ha ragione: nelle ultime due settimane però ho visto una squadra sempre più squadra, sempre più chiara, sempre più motivata. Questo è il percorso che si deve fare”.
La Cremo ha dimostrato di avere caratura tecnica e qualità: cosa serve ancora per metterla in moto?
“Questo è un pregio ma anche un limite: bisogna che si prendano i vantaggi di questa situazione. Squadre che hanno un certo spessore non devono specchiarsi troppo, non ti devi piacere troppo. Abbiamo il dovere per la qualità che abbiamo e per la squadra che siamo di essere pratici, di trasformare tutto quello che fai e non dare vantaggi agli avversarsi. E’ un vantaggio se capisci come sfruttare le qualità, ma svantaggio se ti piaci troppo e stai lì a fare passaggi inutili mentre gli altri sono utili e compatti”.
Con tre partite in una settimana cambierà di molto a Terni?
“Cambieremo qualcosa sì, ma non pensiamo alla partita di domenica: pensiamo alla partita contro il Bari e quindi qualcosa cambieremo. E’ chiaro che ci sono gerarchie, nel percorso c’è una traccia chiara ma come ho detto bisogna che diventiamo più cattivi e incisivi e sempre più squadra quando gli altri cercano di farci male”.
A centrocampo sulla mediana sembra manchi qualcosa a livello di imprevedibilità…
“Noi giochiamo con due centrocampisti e poi sugli esterni uno più offensivo e l’altro meno: però non è il discorso dei due mediani che devono dare qualità, il discorso è che devi essere più verticale, devi avere più ampiezza e dare più verticalità. Dobbiamo essere meno leziosi e avere più ampiezza e più intensità”.
Contro il Bari è stato un 4-3-3 interpretato in modo diverso: più organizzato, si è subito poco ma davanti qualcosa è mancato…
“Noi abbiamo riempito poco l’area e siamo stati troppo leziosi e prevedibili. Adesso è arrivato un primo attaccante, ma oltre a lui abbiamo Tsadjout e Ciofani; quindi dietro e sugli esterni dovremo cercare di essere più pericolosi intanto, di trovare più inserimenti degli esterni e di uno dei due mediani. Con il Bari non abbiamo subito nulla dagli avversari, però hanno fatto gol e noi invece no. Qualcosa cambierà certamente e allo stesso tempo in fase difensiva dobbiamo essere belli compatti”
Coda è pronto per partire dal 1′?
“Sì lui è pronto, perchè comunque si è allenato sempre con il Genoa. Con noi si è allenato domenica mattina, ieri e oggi. I non convocati sono i soliti: Valeri, Okereke, Ndiaye, Brambilla, Gondo e Valzania”
Allo Zini nelle prime uscite si è visto il solito grande pubblico…
“Intanto sottolineo quello che hai detto: grande pubblico, perché ci sostengono dal primo all’ultimo minuto e meritano soddisfazioni. Meritano di vedere, generosità, intensità, voglia di fare del tuo meglio. Se tu metti tutto quello che hai in campo, chi vuole bene alla Cremo lo capisce: lo sanno anche loro che le difficoltà ci sono. La Cremonese è forte se lo dimostra. L’anno scorso due squadre su tre salite dalla C alla B hanno fatto i playoff e una delle due per un minuto non è andata in Serie A. E loro lo sanno e non vengono certo condizionati da qualcuno che magari dice stupidaggini”.