Accessibility Tools

Skip to main content

Nicola: “Avanti con umiltà e serietà, c’è tanto su cui crescere”

21 Settembre, 2025

Mister Davide Nicola si dice soddisfatto al termine di Cremonese-Parma, sfida valida per la 4ª giornata di Serie A Enilive 2025/26 che ha visto i grigiorossi pareggiare allo Stadio “Zini” trovando il quarto risultato utile consecutivo.

Mister, la partita è andata come se l’era immaginata?
“Io penso sempre in grande, in ogni partita mi aspetto di ottenere il massimo. Ci aspettavamo sicuramente una squadra del genere, ieri ne ho parlato dicendo quello che penso e ritengo che a lungo andare non centri col nostro obiettivo. Dei ragazzi mi è piaciuta l’interpretazione difensiva vista oggi, più precisa rispetto a Verona. Allo stesso tempo abbiamo provato a costruire dal basso, come visto nel primo tempo, ma nell’ultimo quarto d’ora abbiamo capito che non avevamo le caratteristiche giuste per impensierirli con quella strategia. Per questo abbiamo alzato il baricentro, anche se in questo momento abbiamo giocatori più votati allo smarcamento e alla costruzione. Gioco forza la capacità di fare giro palla e circumnavigare l’avversario ci ha permesso di arrivare di più a ridosso dell’area. Il secondo tempo mi è piaciuto, forse siamo stati lenti in alcune occasioni ma è chiaro che quando davanti hai un avversario che si chiude bene è difficile trovare le imbucate. Quando è entrato Moumbagna abbiamo avuto una delle occasioni più interessanti, ciò non toglie che il Parma ha fatto la sua partita e ha tante soluzioni diverse. Noi stiamo cercando di costruire una solidità e un’organizzazione difensiva che ci permettano di crescere anche nell’altra fase, ma servirà tempo perché chi sta sperimentando per la prima volta la categoria è efficace ma non “strafottente” come poteva essere nella categoria passata. Vanno sostenuti, perché è solo questione di prendere consapevolezza”.

Otto punti in quattro giornate è un buon bottino. Vedendo la classifica i tifosi sognano, e lei?
“Prima di tutto ringrazio chi mi ha dato il premio come allenatore del mese, io non so se l’ho meritato ma il mio staff e la squadra di certo sì. Per me gli otto punti sono importanti perché è sempre fondamentale dimostrare sin dall’inizio di aver acquisito certe fasi di lavoro. Credo che l’organizzazione della Cremonese sia già visibile, sappiamo di dover crescere. Ora ci aspetta un’altra partita per alzare il livello, dobbiamo pensare solo a noi stessi. I tifosi sono intelligenti, si vede lo spirito che ci infondono e lavoriamo per gratificarli dando tutti noi stessi. Il campionato dice che mancano 34 partite, comprendo certe considerazioni ma mi permetto di non concentrarmi su quello”.

Piove sul bagnato per quanto riguarda gli infortuni. Come stanno Collocolo, Bianchetti e Moumbagna?
“Non penso piova sul bagnato, sappiamo quando ci sono dei rischi da compiere e come potete notare tutti i giocatori che hanno fatto tutta la preparazione sono in condizione. Collocolo ha giocato quattro partite intere, è un giocatore attento e intelligente e diventerà importante ma ha sprecato tante energie mentali. Sono sicuro che col tempo ritroverà la dimestichezza che lo caratterizzava in un’altra categoria. Ad altri giocatori abbiamo tolto carichi di lavoro, come Vardy, Sarmiento e Moumbagna. Ho aspettato ad inserire Faris per questo motivo, sappiamo che qualcuno deve acquisire la forma migliore e per farlo bisogna prendersi dei rischi. Bianchetti ha preso una testata pazzesca nel duello con Pellegrino. Ora lavoriamo per portare tutti allo stesso livello, anche chi è subentrato è stato bravo: quando ci sono assenze puoi scoprire anche altre risorse, come Ceccherini che è entrato molto bene”.

Pezzella e Zerbin stanno incidendo meno offensivamente, ma in difesa hanno fatto una prova di livello…
“Bisogna riconoscere chi c’è dal lato opposto, parliamo di ragazzi che vengono da quattro partite di fuoco con ritmi diversi da altre squadre a livello fisico e mentale. Oggi Pezzella aveva davanti un cliente non facile, ma tutti hanno fatto un ottimo lavoro. È stata una gara altamente tattica, per me è fondamentale l’impegno nel voler ottenere qualcosa. Fare punti permette di fare bene e ottenere consapevolezza “.

Nel frattempo è arrivato il secondo clean sheet consecutivo, peraltro in uno scontro diretto…
“Per me sono tutti scontri diretti, a livello emotivo fisico e tattico. Io sono soddisfatto di ciò che sto vedendo nei ragazzi, ovviamente con amplissimi margini di miglioramento in entrambe le fasi. Me lo aspetto nel tempo, attraverso il lavoro che faremo insieme. Al momento dietro di noi ci sono squadre di livello superiore, con più esperienza. Andiamo avanti e cerchiamo di fare del nostro meglio”.

Cosa le è piaciuto di più di queste prime giornate?
“Mi è piaciuto il modo in cui si è gestito l’approccio da avere in base all’avversario. Noi stiamo cercando di fare tutto questo con umiltà e serietà, consapevoli che abbiamo tanto su cui crescere. Queste sono iniezioni di fiducia, sin qui ho visto cose interessanti e quindi penso che sia possibile avere più continuità”.

Con Vazquez si è accesa la luce in mezzo al campo e la Cremo ha trovato più linee di passaggio…
“Si, ma non basta. A me non piace stare troppo basso perché a lungo andare rischi di deresponsabilizzarti dalla marcatura. Bisogna abbassare il baricentro, ma restando alla giusta distanza: per questo le mezzali devono saper interpretare bene il ruolo, a maggior ragione quando gioca Franco. Lui vede giocate uniche rispetto agli altri, ma poi ci priviamo di un vero attaccante di ruolo. Dobbiamo migliorare nella velocità e nel ritmo del gioco, se ci riusciamo possiamo trovare ancora più spazi”.