Giovanni Stroppa: “Concentrati e determinati: è come una finale”
Alla vigilia di Cremonese-Catanzaro, sfida valida per la semifinale di ritorno dei playoff di Serie BKT 2023-24 in programma sabato 25 maggio alle ore 20.30, il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
Come ci si prepara ad una partita così importante? Qual è l’umore della squadra dopo la sfida d’andata e la rimonta subita?
“Sicuramente dispiace non aver portato a casa la vittoria per com’era andata la partita, ma conosciamo i valori delle due squadre e ripartiamo da un pareggio, tenendo conto di ciò che è stato fatto. Lunedì ho detto che ci aspettava il primo tempo, adesso andiamo a disputare il secondo con tutte le buone premesse che ci possono essere”.
La Cremonese è partita senza concedere spazio al Catanzaro, fino alla rimonta. A cosa è dovuto il calo del secondo tempo? È una questione fisica?
“Abbiamo smesso di giocare. Anche nel primo tempo, nonostante una buona fase difensiva, a fare la differenza è stata la gestione del palleggio, in cui il Catanzaro è stato bravissimo nel finale, con delle folate che ci hanno messo in difficoltà. La squadra non doveva prendere il secondo gol, abbiamo commesso un’ingenuità a centrocampo e siamo stati costretti ad indietreggiare. Potevamo fare meglio a livello di attenzione, ma a livello fisico i dati sono ottimi. È una questione mentale e di personalità nel gestire la palla”.
A fine gara Ciofani ha chiesto il sostegno dello Zini. Quanto conterà la spinta del pubblico, che a Catanzaro ha inciso a favore dei padroni di casa? Vuole fare un appello?
“Dopo aver fatto il 2-0 lo stadio ha applaudito il Catanzaro come a dire: la Cremonese è troppo forte, ma siete stavi bravissimi ad arrivare fin qui o almeno è la sensazione che ho avuto in quel momento. Poi l’episodio ha galvanizzato squadra e pubblico e c’è stata una spinta impressionante, che forse è stata determinante. Io mi aspetto questo, anche se devo dire che non c’è mai stato bisogno di fare richieste perché allo Zini si sta alla grandissima e si percepisce sempre il calore del pubblico. Domani a maggior ragione dobbiamo spingere di più tutti insieme: noi per primi e lo stadio che dovrà farsi sentire, dovremo avere il volume altissimo. Non parlo solo della curva, che è sempre stata straordinaria, ma anche degli altri settori. Sicuramente darà una spinta in più ai ragazzi”.
Nel corso della stagione è capitato più volte che la Cremonese subisse gol appena dopo aver segnato un vantaggio. È un problema sistematico?
“Credo sia un dato casuale. A Catanzaro sapevamo che l’inizio dei due tempi era una fase in cui avremmo potuto soffrire la loro pressione e quindi volevamo iniziare bene. A questo si è aggiunto il secondo gol, e voglio concentrarmi su questo aspetto. Peccato per aver subìto immediatamente il 2-1 per una mancanza di attenzione, perché per il resto la squadra ha lavorato bene e la percezione dell’affanno nel finale è dovuta al palleggio che non siamo riusciti a fare. Per il resto abbiamo fatto una buona fase difensiva in avanti e dobbiamo continuare a fare quel tipo di gara, senza concedere niente e consapevoli che ciascun episodio può essere determinante”.
Il risultato dell’andata e le ammonizioni possono influire sulle scelte di formazione?
“No. Quella di domani sera è una finale, non possiamo pensare a ciò che succederà. Dobbiamo superare questo ostacolo, lavorare al meglio e qualsiasi gestione della gara avverrà come se fosse l’ultima. Poi penseremo al resto”.
Quali sono le sue sensazioni in questi giorni, anche in riferimento al percorso che ha fatto in questi mesi?
“Sono positive, perché la squadra si è ripresa totalmente. Dall’ultima giornata di campionato a martedì è stata impressionante nel quotidiano e lo ha dimostrato a Catanzaro, facendo una partita di spessore. Ma è chiaro che non dobbiamo concedere certe occasioni: ci siamo confrontati e abbiamo capito dove sono stati i pregi e i difetti”.
Ha detto che il ritorno sarebbe stato differente, anche a livello di formazione. Ha qualche accorgimento in mente? Vedremo ancora le due punte in attacco?
“Non ci sono trucchi, oggi ho provato diverse cose e mi tengo il dubbio fino a domani. La squadra ha dimostrato di star bene e mi permette di attingere a calciatori più freschi, senza dimenticare che Ciofani e Tsadjout hanno fatto un’ottima partita, tenendo la squadra alta”.
Quanto conterà la cattiveria agonistica in campo? Il gol del 2-1 di martedì nasce da un episodio in cui forse è mancata…
“Abbiamo preso gol da un’azione partita a centrocampo, senza che avessimo il tempo di essere incisivi come lo siamo stati sia prima che dopo. Vorremmo tutti che gli episodi andassero in una certa direzione, ma poi c’è anche l’avversario e il Catanzaro potrebbe dire lo stesso sui primi due gol. L’attenzione va mantenuta nel tempo, questo lo sappiamo”.
Come sta la squadra? Il Catanzaro è obbligato a vincere, che tipo di atteggiamento si aspetta?
“La squadra sta bene, abbiamo recuperato tutti tranne Sarr. Penso possano fare lo stesso tipo di partita di martedì”.
A Catanzaro Antov e Bianchetti hanno accompagnato meno l’azione offensiva. Come mai?
“Era una situazione contingente a quello che è successo in campo”.
Quanto le è mancato questo Ciofani a stagione in corso?
“Ci siamo confrontati a gennaio e gli ho detto che apprezzavo le sue qualità. Lui non ha mai saltato un minuto di allenamento e tutto ciò che sta facendo ora se l’è guadagnato. Mi sarebbe piaciuto averlo qualche anno fa, perché è un centravanti perfetto che sa aiutare la squadra, intelligente, applicato e completo in tutte le sfaccettature. La scelta di martedì è stata azzeccata, ma non dimentico gli altri: ripeto che stanno tutti bene, e nel ruolo di prima punta posso sceglierne tre”.
Quale sarà la raccomandazione emotiva che darà alla squadra?
“Non c’è bisogno di motivarla, sono partite che si preparano da sole. Ai ragazzi ho detto di stare attenti alle ammonizioni gratuite, alle proteste, alla dispersione inutile di energie nel contesto della partita. Bisogna essere al di sopra delle parti e farsi scivolare addosso tutto: serve essere concentrati, determinati e cattivi, ovviamente nel rispetto delle regole”.
Dopo il cambio di Vazquez la Cremonese ha faticato a tenere palla…
“L’ho sostituito perché era in affanno e ammonito, e anche altri li ho dovuti cambiare perché non ce la facevano più. Quando hai un giocatore del genere ammonito e reduce da un fallo rischioso in campo è chiaro che cerchi di preservarlo”.
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