Giovanni Stroppa: “Creiamo, ma non concretizziamo: il vento deve cambiare”
Alla vigilia di Bari-Cremonese, sfida che darà il via alla 32ª giornata di Serie BKT (fischio d’inizio ore 20.30) il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza. Ecco le sue dichiarazioni dalla sala stampa del Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”.
In termini di classifica è più difficile dover rimontare o amministrare la posizione che si occupa?
“Prima di tutto mi rode aver perso due partite consecutive, soprattutto per come le abbiamo perse. Sicuramente è difficile fare entrambe le cose, ma considerando gli scontri che ci mancano dipende sempre tutto da noi. Stare davanti sarebbe stato un premio per quanto fatto dai ragazzi, ma comunque mancano 7 partite e lo spazio per recuperare resta poco, ma c’è tutto a disposizione per poterlo fare”.
I numeri dicono che la Cremonese crea tanto e fa grande possesso, ma fatica a segnare. Problema strutturale o solo incidente di percorso?
“Io dico incidente di percorso. Rivedendo la gara di lunedì si nota che abbiamo tirato parecchio in porta, con diverse possibilità di segnare. La squadra è stata più convinta nel voler andare a far male. Peccato che sia andata diversamente, ma ripeto che a livello di gioco, dominio e occasioni è stata una bella partita. L’unica strada che conosco è il lavoro, non possiamo pensare di non aver fatto le cose giuste sin qui. Sicuramente spiace che siano arrivate due sconfitte consecutive, ma in casa non perdevamo da ottobre e siamo primi nel girone di ritorno assieme al Parma: sono tutti aspetti da tenere in considerazione quando poi si va a fare una disamina”.
Che gara si aspetta domani? Il Bari si è avvicinato pericolosamente alla zona playout…
“Arriviamo da due gare abbastanza simili: il Sudtirol era nel limbo tra i playout e il centroclassifica, la Feralpisalò deve salvarsi… Sicuramente l’ambiente sarà ancora più caldo, la squadra si trova in una situazione difficile rispetto agli obiettivi di inizio stagione. Ma abbiamo già superato episodi simili, dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà che ci aspettano e bravi a portare gli episodi dalla nostra parte”.
Contro la Feralpisalò Johnsen ha agito in zone più basse del campo, riuscendo a farsi vedere meno davanti. È d’accordo?
“Ha interpretato abbastanza bene il ruolo, ma gli chiedo di avere più individualità. Ricordo una situazione al limite dell’area in cui, dopo aver ricevuto palla da Castagnetti, gioca di prima invece di puntare e andare al tiro: ci sono caratteristiche che vanno sfruttate meglio, come ha fatto nel primo tempo. A livello di posizione ha fatto bene, ma da lui ci si aspetta qualcosa in più”.
La Cremonese parte sempre forte, ma fatica a segnare dopo che gli avversari le prendono le misure. Che ne pensa?
“Non credo che le squadre ci prendano le misure, ma agli episodi, alle soluzioni che abbiamo sbagliato, non tanto alla mancanza di cattiveria. Sicuramente nei primi minuti la pressione è migliore, ma mantenerla non è semplice e gli avversari buttano sempre il pallone nella nostra metà campo e nonostante ci aspettino creiamo un’infinità di palle gol. L’unica ricetta che conosco è quella di continuare sotto questo aspetto, il vento deve cambiare. Per quanto riguarda la mole di qualità di gioco che la squadra crea, bisogna andare avanti così e limare certi errori”, al di là di quello che è successo negli ultimi minuti con la Feralpisalò”.
A livello psicologico, la difficoltà nel segnare e i gol subiti nonostante le poche occasioni concesse pesano sui giocatori?
“Non lo percepisco, mi spiace solo che prendiamo gol a difesa schierata. Contro la Feralpisalò può capitare di prendere il gol in contropiede, dopo aver concesso il fianco. Invece abbiamo preso un gol assurdo, perdendo un rimpallo e sugli sviluppi di rimessa laterale. Serve più attenzione in questo senso, mentre per il resto dobbiamo continuare a lavorare e migliorare nella finalizzazione”.
Contro la Cremonese gli avversari bloccano spesso le fasce, ma i grigiorossi faticano a rendersi pericolosi per vie centrali come invece è accaduto contro la Samp…
“Johnsen a Genova è arrivato centralmente grazie ad un recupero palla di Ravanelli, che crea lo spazio. Andare centralmente con le squadre che si difendono tanto è difficile, ma contro la Feralpisalò sono diverse le occasioni create in questo modo: le due di Ravanelli, il tiro di Antov, quelli di Coda… Se ci bloccano lateralmente andiamo al centro, e non è questione di piano A e B. Credo sia evidente il modo in cui attacchiamo la porta, coinvolgendo sempre tutti quanti”.
Come sta Antov? Ci sono delle assenze tra i convocati?
“Antov ha preso una botta e ha un ematoma da smaltire, nulla di preoccupante ma è da valutare. Bianchetti invece non verrà con noi, a causa di una caduta negli ultimi minuti contro la Feralpisalò ha dolore alla schiena. Lavoriamo per recuperarlo contro la Ternana”.
Pensa di fare dei cambi anche a centrocampo e attacco?
“Oggi durante la rifinitura ho cambiato un po’, anche per ragioni oggettive: qualcuno ha bisogno di rifiatare e altri possono giocarsi le proprie chances. Deciderò domani”.
Vazquez è un giocatore di qualità, ma in questo momento non sembra in formissima. Giocherà ancora dal 1′?
“Ha sbagliato tante cose che solitamente non sbaglia, ma lo tengo in considerazione. Ai numeri che citavo prima manca lui, al di là del modo in cui interpreta il suo ruolo. Quando ha la palla al limite dell’area dev’essere più incisivo”.
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